Hockey prato paralimpico, successo a Mori

MORI. È stata una festa promozionale per l’hockey prato paralimpico la seconda edizione della Coppa Italia. Tutti egualmente bravi i 66 hockeisti delle sei squadre presenti, che hanno dato vita ad...



MORI. È stata una festa promozionale per l’hockey prato paralimpico la seconda edizione della Coppa Italia. Tutti egualmente bravi i 66 hockeisti delle sei squadre presenti, che hanno dato vita ad una due giorni entusiasmante e coinvolgente. Ha prevalso la squadra ligure dell’Hockey Club Savona che, nella finalissima ha sconfitto i romani dell’Archetto. In precedenza per il terzo posto il quintetto dell’UHC Adige, esordiente assoluto nella specialità, allenata da Matteo Bellini, ha superato il team Acli VIII Roma. La giornata conclusiva è stata preceduta sabato dalla fase di qualificazione che ha definito la griglia di finale alla quale hanno partecipato, in base al piazzamento ottenuto, le sei equipe protagoniste. Ieri mattina, sul campo ridotto, in quanto le squadre sono composte da cinque hockeisti, hanno aperto le sfide per l’aggiudicazione della quinta piazza le due capitoline, Hc Mercurio e Disabili Roma. Hanno avuto ragione i primi ma anche i secondi non hanno demeritato. Marco Carboni responsabile nazionale di settore precisa: «Sapevo che i dirigenti dell’UHC Adige erano sensibili alle problematiche socioeducative ed in particolare sportive, ma la manifestazione è stata un successo promozionale importante per il nostro movimento che, in chiave nazionale, sta muovendo i primi vagiti».

Il capitano dell’UHC Adige Lorenzo Setti è felice ed ammette: «Nella mia vita ho praticato altri sport, come nuoto e basket, ma l’hockey, al quale mi sono avvicinato da poco, mi ha entusiasmato e voglio continuare a praticarlo». Sulla stessa lunghezza d'onda il compagno Mattia Luna, centrocampista moriano, che sorride e dice: «Sono contento perché ho conosciuto molti altri ragazzi. È bello giocare con tanti amici». (a.b.)













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