Hamilton fa 91 come Schumi Il figlio Mick gli dona il casco 

Formula 1. Il britannico della Mercedes sfrutta l’errore del compagno di squadra Bottas e torna alla vittoria, sul podio con lui Verstappen (Red Bull) e Ricciardo (Renault). Appena settimo il primo dei ferraristi Leclerc che era scattato dalla quarta posizione, undicesimo Sebastian Vettel  



Nürburg (germania). Lewis Hamilton scrive la storia della Formula 1 e lo fa eguagliando il record di 91 vittorie di Michael Schumacher. Nel Gp dell’Eifel, corso in Germania sulla pista del Nürburgring, l’inglese torna ad assaporare il successo che gli vale l’ennesimo record di una carriera straordinaria. «Raggiungere il record di Schumacher è un orgoglio enorme. Ricordo quando giocavo con lui ai videogiochi e non pensavo di poterlo avvicinare, figurarsi eguagliarlo. È un record incredibile, un onore incredibile, mi sono reso conto di averlo raggiunto solo in pit lane», sono state le sue parole appena sceso dall’auto e aver ricevuto il casco dell’ex pilota dalle mani del figlio Mick a fine gara.

Una corsa che, in partenza, lo aveva visto sfilare alle spalle di Bottas ma che si è presto messa in discesa per l’errore del finlandese, arrivato al bloccaggio dell’anteriore destra, superato in uscita dalla seconda curva e poi costretto al ritiro per un problema alla power unit della sua Mercedes.

Alle spalle dell’inglese chiudono la Red Bull di Max Verstappen e la Renault di Daniel Ricciardo. Dietro di loro ci sono, invece, la Racing Point di Sergio Perez e la McLaren di Carlos Sainz con Pierre Gasly che conquista la sesta piazza dopo aver lottato con Charles Leclerc. Lontane dal podio, ancora una volta, le due Ferrari: la migliore delle Rosse è quella di Charles Leclerc, solo 7° al traguardo dopo essere scattato dalla quarta posizione in griglia. «Abbiamo visto tante volte dall’inizio dell’anno che, con poca benzina, in qualifica riusciamo ad estrarre il massimo dall’auto ma ogni volta che mettiamo tanta benzina in macchina facciamo fatica», ha chiarito il monegasco. Non va meglio all’altro pilota della Ferrari, Sebastian Vettel che chiude all’11° posto, fuori dalla zona punti. «Abbiamo perso posizioni in gara e non avevamo il passo che volevamo. Con la safety car c’è stata la possibilità di entrare in zona punti, ma non ce l’ho fatta», le sue parole.

Ora la Formula 1 si fermerà una settimana per tornare poi in pista nel weekend del 25 ottobre per il Gp del Portogallo.















Scuola & Ricerca

In primo piano