Ha vinto il buonsenso non il Coronavirus Le Olimpiadi nel 2021
Cio e governo giapponese concordano il rinvio. Plaude alla decisione il presidente del Coni Malagò, Federica Pellegrini promette che ci sarà, sarà probabilmente necessario riprogrammare Mondiali di atletica e nuoto. Ma a Tokyo si potrebbe gareggiare in primavera
Roma. Si chiameranno Tokyo 2020 ma si disputeranno nel 2021. Alla fine anche il Cio si è dovuto arrendere al Coronavirus rinviando di un anno i Giochi olimpici giapponesi che si sarebbero dovuti disputare l’estate prossima (24 luglio-9 agosto). Una decisione, quella presa d’accordo con il governo nipponico, per salvaguardare la salute di atleti e partecipanti. Dopo lo slittamento degli Europei di calcio anche la manifestazione regina dello sport rimanda l’appuntamento al prossimo anno. Una decisione sofferta ma inevitabile. Soprattutto alla luce dell'accelerazione della pandemia di Covid-19 e del pressing degli ultimi giorni delle federazioni e di alcuni comitati olimpici (primo fra tutti quello americano) perché i Giochi venissero spostati.
L’annuncio di Abe e Bach
L'annuncio è arrivato a tarda mattinata dopo una teleconferenza tra il n.1 del Cio, Thomas Bach, e il primo ministro del Giappone, Shinzo Abe, a cui hanno partecipato il governatore di Tokyo Yuriko Koike, il presidente del comitato organizzatore Yoshiro Mori, il ministro giapponese dei Giochi olimpici Seiko Hashimoto. Una riunione definita «amichevole e costruttiva», al termine della quale, nelle circostanze attuali e sulla base delle informazioni fornite dall’Oms, il presidente del Cio e il primo ministro del Giappone hanno concluso che i Giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo devono essere riprogrammati a una data successiva al 2020, ma non oltre l’estate 2021, «per salvaguardare la salute degli atleti, di tutti i partecipanti ai Giochi olimpici e della comunità internazionale».
Le conseguenze finanziarie del rinvio delle Olimpiadi di Tokyo al 2021 «non sono state discusse e non sono la priorità, la priorità è proteggere le vite» ha sottolineato Bach. Le nuove date dei Giochi di Tokyo che devono tenersi al più tardi nell’estate del 2021 «saranno discusse dalla Commissione di coordinamento e dal Comitato organizzatore dei Giochi olimpici di Tokyo». Per Abe i Giochi dell’anno prossimo «saranno la testimonianza della sconfitta del virus».
Le reazioni in Italia
«Una decisione eccellente, presa anche a tempo record tenendo presente gli interessi che ci sono in ballo», ha sottolineato il n.1 del Coni Giovanni Malagò secondo il quale, non è da escludere a questo punto una olimpiade in primavera: «Non mi sorprenderebbe - dice - è un’ipotesi in campo». «Ha prevalso il buonsenso: questa era la decisione più logica» le parole del presidente della Federbasket, Gianni Petrucci, il primo a sostenere la necessità del rinvio dei Giochi di Tokyo.
Se la stragrande maggioranza degli atleti ha accolto con favore e sollievo il rinvio dei Giochi, lo spostamento di un anno complica, e non poco, i piani di quegli atleti a un passo dall’addio e che puntavano su Tokyo 2020 come chiusura della carriera agonistica. «Un rinvio di due anni mi avrebbe portato al ritiro - le parole di Federica Pellegrini - Un anno è un sacrificio, ma si può fare, anche se tra qualche mese pensavo che avrei cambiato vita. Resto positiva e tignosa, voglio fare questa Olimpiade».
Restano ora una serie di nodi da sciogliere, di non poco conto. Dai problemi logistici - a partire dalle abitazioni del villaggio olimpico che, da novembre, sarebbero dovute venir messe a disposizione dei proprietari che le hanno acquistate - ai biglietti già venduti, alle prenotazioni alberghiere e dei viaggi aerei. Inoltre, lo spostamento dei Giochi al 2021 andrà a sovrapporsi con tanti eventi già pianificati per il prossimo anno, come i Mondiali di atletica e quelli di nuoto. La federatletica internazionale ha già fatto sapere di essere disposta a spostare i suoi Mondiali.