«Giocare a calcetto tra amici si può, tra club no: è assurdo»

TRENTO. Una situazione… kafkiana. In Provincia di Trento si può organizzare una partita di calcio a 5 (o calcetto) tra amici nel campetto dell’oratorio, ma non si può disputare una sfida amichevole...


Daniele Loss


TRENTO. Una situazione… kafkiana. In Provincia di Trento si può organizzare una partita di calcio a 5 (o calcetto) tra amici nel campetto dell’oratorio, ma non si può disputare una sfida amichevole tra due squadre regolarmente iscritte ai campionati federali.

Incredibile ma vero e, allora, i Comitati Regionali e Provinciali, con il testa il presidente della Lega nazionale dilettanti Cosimo Sibilia, hanno chiesto e richiesto a gran voce che la Figc modifichi le proprie disposizioni in relazione ai tornei a carattere regionale e provinciale. Come?

«È molto semplice - spiega Ettore Pellizzari, presidente del Comitato provinciale autonomo di Trento -: noi chiediamo che, per quanto riguarda i tornei organizzati direttamente dai Comitati regionali e provinciali, si faccia riferimento alle ordinanze emesse da Regioni e Provincia in materia di prevenzione. Trovo, e non sono il solo, paradossale che si possa giocare in totale autonomia e senza alcun tipo di controllo tra amici al “campetto” e non si possano disputare gare amichevoli e svolgere altra attività federale rispettando quelle sono le norme previste dalle ordinanze, nel nostro caso, della Provincia Autonoma di Trento. E dico un’altra cosa: l’opera di controllo da parte delle società calcistiche rappresenterebbe un contributo importante nel processo di contenimento del Covid-19».

Ad oggi, dunque, l’attività per la prossima stagione è programmata con i campionati di Eccellenza, Promozione e Prima Categoria che dovrebbero prendere il via domenica 6 settembre con la Coppa Italia quale “gustoso” doppio antipasto domenica 23 e domenica 30 agosto.

«Tutto resta in calendario - conclude Pellizzari - salvo che, almeno quindici giorni prima, la Figc dia il via libera per la disputa delle gare amichevoli. Tradotto in parole povere: se entro l’8 agosto, come credo e spero, verrà “differenziato” il protocollo, tra l’altro “vecchio” di quasi tre mesi, tra campionati nazionali e regionali, allora gli impegni del 23 agosto resteranno in calendario, differentemente provvederemo a rinviare il turno. Dobbiamo consentire a tutte le squadre 15 giorni d’allenamenti “normali” prima della partenza. Sono settimane che lo chiediamo, adesso è il momento di decidere».

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