Gini beffa anche Buffet. Ballerin, che peccato
A Pozza lo svizzero fa il vuoto nella seconda manche. Il trentino fuori nella seconda discesa. Ronci (nono) è il migliore degli azzurri
POZZA DI FASSA. Colpo grosso per il navigato svizzero Marc Gini, che a cinque anni di distanza dall’ultimo successo in Coppa Europa torna sul gradino più alto del podio a Pozza di Fossa. Allo Ski Stadium Aloch, l’atleta rossocrociato classe ’84, già vincitore di una gara di Coppa del Mondo (Reiteralm 2007), ha dato vita ad una seconda discesa perfetta che gli ha permesso di sopravanzare il francesino Robin Buffet, in testa dopo la prima manche e nuovamente sul podio dopo la bella vittoria di giovedì scorso a Obereggen. Quinto al termine della prima discesa, Gini è stato in grado di realizzare il secondo miglior tempo della seconda manche, recuperando i 46 centesimi che lo separavano da Buffet e rifilandogliene altri 26 sulla linea del traguardo. Completa il podio l’austriaco Wolfgang Hoerl, inizialmente arretrato in quarta posizione per un’inforcata non segnalata del connazionale Hirschbuehl.
Tantissimi gli atleti incappati in errori più o meno gravi durante la seconda manche: ben dodici dei migliori trenta non hanno tagliato la linea del traguardo. Tra le vittime illustri Michael Matt, fratello di Mario, il trentino Andrea Ballerin, migliore della pattuglia tricolore a Obereggen, e Linus Strasser, che alla vigilia dello slalom di Pozza era al quinto posto della classifica di specialità. A salvare il bottino degli azzurri è così stato Giordano Ronci, nono. Il romano trapiantato al Passo del Tonale ha vinto la sfida in famiglia contro il poliziotto trentino Ballerin, appaiato a Ronci dopo la prima manche ma autore di un’inforcata a una ventina di porte dall’arrivo della seconda. Ronci ha chiuso a 2.45 di ritardo da Gini, aumentando il suo distacco rispetto alla prima manche ma migliorando la quindicesima posizione che gli aveva portato in dote la prima discesa.
Più attardati invece Federico Vietti (16° a +4.25), Stefano Baruffaldi (24° a + 6.84), Simon Maurberger (28° a + 8.93) e Pietro Canzio (32° a 9.65), mentre non hanno partecipato alla seconda manche, perché caduti nella prima, più della metà degli azzurri presente al cancelletto di partenza, tra cui un Tommaso Sala che ha emulato, suo malgrado, il grande favorito Robby Kelley, fuori nella parte più ripida della pista. Inforcata nella seconda manche anche per il classe ’96 Hans Vaccari, che con il pettorale 81 era riuscito ad entrare nei primi venti al termine della prima discesa. Sul borsino dei bocciati finiscono invece Ramon Zenhauser, leader di coppa mai a suo agio sulla pista fassana, e l’espertissimo Markus Larsson, fuori nella seconda manche ma lontano dai primi già a metà gara. I due avranno comunque modo di rifarsi questa sera a Campiglio sulla mitica “3tre”.
Un grande plauso merita infine di essere fatto agli allenatori e atleti dello Ski Team Fassa e della Società Buffaure, per la perfetta tenuta e preparazione della pista. Il grande impegno di tutti ha infatti reso possibile lo svolgimento di questo quarto Memorial Elke Pastore contro ogni ostacolo climatico affrontato nelle giornate precedenti la gara. Apripista d’eccezione Chiara Costazza, la slalomista di casa che ha anche premiato i primi tre classificati. (s.z.)