Fastlollo e i suoi “fratelli” Trento applaude i campioni 

Le premiazioni in Comune. A Palazzo Geremia anche Ianes, il campione di sci nautico  Thomas Degasperi e i due fratelli judoka Angelica e Giovanni Tarabelli, argento continentale 


Paolo Trentini


Trento. Nuova passerella per Lorenzo Ianes e Lorenzo Paissan, gli eroi trentini della velocità. I due sprinter, terminato domenica l’ultimo appuntamento importante stagionale, sono stati ricevuti ieri mattina in municipio a Trento per un ulteriore riconoscimento da parte delle autorità civili per la partecipazione ai campionati europei Under 20 di Boras, in Svezia. Il loro risultato lo sappiamo tutti: Paissan si è laureato campione europeo nei 100 e assieme a Ianes ha trascinato la staffetta 4x100 azzurra fino alla medaglia d’argento continentale. Con loro anche il campione europeo di sci nautico Thomas Degasperi e i due fratelli judoka Angelica e Giovanni Tarabelli, argento agli Europei di Las Palmas 10 giorni fa.

L’accoglienza delle autorità

Ad accoglierli il presidente del consiglio comunale Salvatore Panetta, il sindaco Alessandro Andreatta, l’assessore allo Sport Tiziano Uez e la presidentessa del Coni Trento Paola Mora, i quali hanno consegnato loro uno zainetto tecnico, il gagliardetto della città e un trofeo ciascuno. Se Mora ha ringraziato le famiglie per aver avviato i ragazzi allo sport e non aver messo loro troppa pressione addosso, Uez ha incitato i due velocisti a continuare sul percorso intrapreso: «A Trento – ha affermato – la qualità dello sport non manca: abbiamo una squadra di volley cinque volte campione del mondo e una di basket che nelle ultime tre stagioni ha raggiunto due volte la finale scudetto. Ma abbiamo anche tantissimi altri atleti divisi in tantissimi altri sport e personalmente preferisco avere mille ragazzi che fanno sport piuttosto che uno solo e campione. In questo caso, nel caso di Ianes e Paissan, abbiamo coniugato entrambe le cose. Una delle prerogative di questi due atleti è l’umiltà, cosa che spesso si abbina ai migliori atleti ma che non è per nulla scontata. L’altra è la giovane età. Entrambi non hanno ancora compiuto diciannove anni e hanno davanti tutta una vita, non solo sportiva. Proseguite così e fateci sognare».

Una stagione da ricordare

Per entrambi il 2019 sarà una stagione da ricordare. Prima del titolo europeo di Boras, Paissan ha sgretolato il primato regionale dei 100 arrivando fino a 10”38, ma dentro di sé ha il potenziale per togliere ancora almeno un decimo al suo tempo con l’obiettivo di fare parte della staffetta veloce a Tokio 2020; Ianes è arrivato a un soffio dal titolo nazionale di categoria e a pochissimi centesimi dall’ingresso nella finale dei 200 in Svezia. E se la premiazione e le medaglie pregiate agli europei saranno motivo per chiudere con tutta la tranquillità del caso una stagione molto positiva, le recenti “delusioni” (se le vogliamo chiamare così) degli Italiani brissinesi causa stanchezza fisica e mentale derivante dalle fatiche europee, saranno per entrambi stimolo per iniziare al meglio il 2020 a caccia di tempi ancora inferiori, nuove soddisfazioni, primati e medaglie.

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