Trento. Il Coronavirus miete altre due vittime: gli Europei di ciclismo di Trento 2020, in programma sulle strade del capoluogo dal 9 al 13 settembre, verranno rinviati al 2021; e potrebbe svolgersi solo in tono minore il Festival dello Sport (previsto dall’8 all’11 ottobre), senza le folle oceaniche delle prime due edizioni e tutto in streaming. Due notizie ancora non ufficiali che però ci sono state confermate, pur a denti stretti, da Maurizio Rossini, Ceo di Trentino Marketing. Sia per i campionati europei di ciclismo che per il Festival dello Sport, a mancare è uno dei presupposti fondamentali per due grandi feste dello sport, la sicurezza sanitaria.

Il rinvio degli Europei

Il rinvio degli Europei di ciclismo di Trento 2020 è già stato deciso: per ufficializzarlo, gli organizzatori attendevano, proprio per la giornata di oggi, le nuove date della rassegna continentale, nel 2021. «Si sta lavorando in questa direzione», conferma Rossini, al quale abbiamo chiesto se alla base di questa scelta ci siano questioni di opportunità dal punto di vista sanitario oppure l’impossibilità di avere date diverse nell’ambito del calendario 2020: quando quelle originarie (9-13 settembre) sono state confermate dall’Unione ciclistica internazionale, gli organizzatori avevano chiesto infatti di averne di nuove per evitare la concomitanza con il Tour de France (ri-calendarizzato dal 29 agosto al 20 settembre). Grande Boucle che, dopo lo stop imposto allo sport professionistico dal governo transalpino fino al mese di settembre, potrebbe peraltro slittare ulteriormente in avanti.

«La nostra scelta è dettata da esigenze di tranquillità sanitaria ma anche dalla volontà di evitare la contemporaneità con il Tour de France – spiega il Ceo di Trentino Marketing – La mancanza di serenità rende tutto più difficile, un evento importante come i campionati europei di ciclismo richiede un clima diverso da quello che, quasi inevitabilmente, rischieremmo di trovare a settembre. Esiste anche il problema della contemporaneità con il Tour de France, che ci priverebbe di moltissimi campioni, ma per la decisione è motivata per il 90% dalla questione sanitaria. Ci vuole tranquillità per un evento sportivo sul territorio, pensato proprio per coinvolgere le persone in un’atmosfera di festa come quella del grande ciclismo internazionale. Nel 2021 ci riuscirà ancora meglio».

Due opzioni per il Festival

E se sono questioni di tranquillità sanitaria a motivare il rinvio degli Europei di ciclismo, come è possibile che appena un mese dopo (8-11 ottobre) sempre a Trento possa svolgersi in tutta sicurezza il Festival dello Sport? Partita con il botto nel 2018, la kermesse organizzata dalla Gazzetta dello Sport in collaborazione con Trentino Marketing e la Provincia autonoma di Trento si è confermata l’anno scorso evento clou dell’autunno, richiamando decine di migliaia di appassionati nei teatri, nelle sale e nelle piazze del capoluogo con i suoi campioni, le sue storie, i suoi eventi. È corretto dire subito che per l’edizione 2020 gli organizzatori non hanno ancora preso una decisione, pur focalizzandosi su due alternative. «Stiamo ragionando con Gazzetta e con la Provincia – dice ancora Rossini – Il Festival dello Sport si svolgerebbe un mese dopo le date che avevamo individuato per gli Europei. È pensato proprio per richiamare la gente nelle strade di Trento, farlo senza gli spettatori avrebbe poco senso dal punto di vista turistico, a meno di non inventare qualcosa di diverso che ci permetta di tenere l’evento vivo in attesa di poter tornare al format classico. Ci stiamo lavorando, gli scenari cambiano ogni giorno, ma la scelta potrebbe essere tra il Festival dello Sport “tradizionale”, con il suo pubblico, oppure un Festival da veicolare sui new media che ci permetta di traghettare l’evento al 2021».

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