Elektra Bonvecchio e “Lele” Franceschini dominatori a Dro 

Nel nuovo cross dell’Alto Garda e Ledro, gara inaugurale della stagione, ai nastri di partenza “solamente” 300 atleti 



DRO. Nel nuovo cross dell'Alto Garda e Ledro, Elektra Bonvecchio ed Emanuele Franceschini mettono tutti in fila. Alla gara inaugurale della stagione delle campestre trentine - il cross di Levico è di un altro livello rispetto a quello regionale - hanno risposto in 300 anche in virtù della validità della manifestazione come campionato regionale master. Nuovo il tracciato di gara, non più nella zona accanto all'ospedale di Arco ma in località Oltra, a Dro, nei campi e lungo la pista ciclabile accanto alla zona sportiva dove sorge il campo da calcio. Qua gli organizzatori hanno ricavato un circuito misto che è stato apprezzato dagli addetti ai lavori. In particolare da Emanuele Franceschini (Quercia) che sui 9 chilometri ha staccato di quasi 90 secondi il veneto di Rovigo Federico Antoniolli e di oltre due minuti il portacolori della Clarina Francesco Trenti. Tra le donne Elektra Bonvecchio ha percorso i sei chilometri previsti in 20'55", 38 secondi meglio della compagna di squadra al Trento Erica Lapaine e quasi due minuti meglio di Federica Scrinzi, avversaria e compagna di avventure tra cross e montagna. Tra gli over titolo regionale per Mirella Bergamo che si è dovuta impegnare a fondo per mettersi alle spalle Veronica Chiusole, e Diana Dardha, così come non è stata particolarmente agevole la vittoria in campo maschile di Alessio Loner su Claudio Valduga. Scendendo con l'età successi per Stefano Anesi (Quercia) e Alice Zenari (Valsugana) negli junior e affermazioni di Senetayhu Masè (Tione) e Valentina Santoni (Alto Garda e Ledro) tra gli allievi.

Successi e partecipazione che non nascondono, però, lo stato precario dell'atletica nostrana, o almeno del mezzofondo legato alla campestre. Gli organizzatori di questa e di molte altre gare gonfiano il petto di fronte ai numeri: anche ieri in località Oltra c'erano 300 iscritti (293 i partenti), ma è doveroso precisare che un terzo (106) era over 35 e metà (157) era under 15. I restanti 31 atleti (il 10% del totale) rientravano nella fascia d'età tra i 16 e i 34 anni. Ieri fino a 15 anni (categoria cadette) le ragazze erano in media 20, nella categoria allieve si sono ridotte a 4, idem nelle junior, una tra le promesse e nelle senior quasi sono scomparse: se si escludono la over Bonvecchio che ottiene buoni risultati anche al cospetto di atlete ben più giovani e la trevigiana Lapaine (tra l'altro rientrante tra le promesse), le concorrenti in gara ieri erano solo due. Non si pensi che sia un fenomeno esclusivo delle femmine: in campo maschile erano 21 gli iscritti nella categoria "esordienti" e nei "cadetti" ma gli allievi erano solo 7 così come gli junior mentre erano 6 i senior, ridotti a 5 se si tiene conto del rodigino Bondeno e uno soltanto tra gli under 23, il vincitore Franceschini. Fotografia perfetta dello stato dell'atletica nostrana che dura da qualche buon anno e ieri non c'era nemmeno la scusa delle manifestazioni concomitanti perché i trentini presenti al cross della Valmusone (Battocletti, Maestri, Mattuzzi e compagnia) erano 11. Un drammatico calo di numeri cui prima o poi bisognerà assolutamente porre rimedio. (pa.t.)













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