TRENTO. Domenica scorsa Nizza ha ospitato il campionato mondiale di triathlon Ironman 70.3 e proprio nella città francese Nicola Duchi, giovane triatleta rivano, ha fissato una pietra miliare della propria carriera sportiva, classificandosi 35° nella categoria 18-24 anni e 10° tra gli atleti italiani. Il piazzamento di Duchi assume maggior risalto se si considera che, non ancora ventunenne, l’atleta alto gardesano è arrivato al triathlon solo da un anno dopo ben tredici stagioni dedicate alla vela con la partecipazione ai Mondiali Laser Radial di Dublino nel 2016 e gli ultimi due anni dedicati al ciclismo da strada.

La storia sportiva di Nicola

Al secondo anno sulla bicicletta da corsa, la svolta: «Vedendo come fosse difficile competere tra gli Under 23 con così poca esperienza alle spalle – ci ha confidato Duchi – il mio massaggiatore Patrick Bombardelli mi ha suggerito di provare a fare un triathlon sprint. Ho approfittato della gara organizzata a Peschiera per fare un test e la cosa mi è piaciuta al punto che subito dopo sono andato a fare altri due “sprint” in giro per l’Italia».

L’escalation di Duchi

Nicola, dopo aver deciso di dedicarsi all’Ironman 70.3, che prevede un percorso di 1,9 km di nuoto, 90 km in bicicletta per finire con 21,097 km di corsa, ha iniziato la stagione in Oman con un roboante 11° assoluto e 1° di categoria, in Estonia ha strappato la qualificazione ai Mondiali e, dopo un’estate da 20-25 ore di duro allenamento a settimana, ha raggiunto l’importante risultato di Nizza, chiudendo la gara in 4:42:37. Emozioni importanti quelle che Duchi ha vissuto in Francia: «Correndo verso la finish line mi sembrava di volare e per un attimo non ho sentito più il dolore. È incredibile in quali location mozzafiato ci porta il nostro sport ed io – prosegue Duchi – sono fortunato ad essere allenato dal trentino Alessandro Degasperi, un’istituzione del triathlon mondiale».

A Nizza, insieme a Duchi, hanno gareggiato anche il rivano Patrick Bombardelli e l’assessore comunale di Arco Marialuisa Tavernini.

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