Dominik Paris vuole “domare la bestia”: è la sua ottava volta sulla pista Stelvio
L’azzurro è il favorito domani a Bormio, mentre Federica Brignone ci riprova a Lienz
BORMIO. I velocisti austriaci, che di discese se ne intendono, la chiamano 'die Bestie', la bestia, e questo dice tutto su come viene giudicata dagli uomini jet la pista Stelvio di Bormio, che ospiterà domani una discesa e venerdì un SuperG di coppa del mondo uomini. A domarla, proverà soprattutto Dominik Paris, che c'è riuscito finora ben sette volte, ma non sarà una passeggiata.
La pista con i suoi tanti dossi, con la terribile diagonale della Carcentina che ti butta fuori linea, il micidiale muro di San Pietro e l'interminabile schuss finale in forte pendenza, nulla ha da invidiare alla più nota Streif di Kitzbuehel. Anzi, riconoscono molti protagonisti del circo bianco, la Stelvio è addirittura più difficile e soprattutto più massacrante della pista austriaca perchè non ha passaggi pianeggianti per tirare il fiato. Sulla Stelvio si è sempre in azione, sempre sotto pressione e non c'è un attimo di tregua, si arriva in fondo con i muscoli delle gambe che bruciano dolorosamente. Il tutto viene esaltato quando il fondo è ghiacciato ma le anomale temperature di questi giorni, quasi primaverili, hanno un po' ammorbidito 'la bestia'. "Diciamo che è un po' più umana del solito", ha spiegato con chiarezza l'azzurro Mattia Casse che sogna almeno un podio. Chi di podi, anzi di vittorie, ne ha conquistati a bizzeffe è l'altoatesino Paris, recordman della Stelvio. La sua incredibile tabella di marcia sulla pista di Bormio è cominciata il 29 dicembre 2012 quando ottenne il suo primo successo in coppa del mondo. Poi vi vinse nel 2017 mentre nel 2018, con una doppietta incredibile, vinse anche il superG. Altra doppietta nel 2019 e poi una vittoria nel 2021. Il tutto intercalato da quattro vittorie sulla Streif, per dire del rapporto speciale che 'Domme' ha con le piste più difficili. Motivato anche dall'ultimo travolgente successo sulla Saslong di Val Gardena, l'azzurro è favorito per la libera di domani anche se nelle due prove mai ha forzato. "La pista e' sempre tosta - ha detto con prudenza - anche con queste temperature. La vittoria in Val Gardena mi dà tanta fiducia ma domani di riparte da zero. Ci sarà da attaccare e qui può succedere di tutto. Paris ha poi il compito di stimolare la bella pattuglia di azzurri vogliosi di mettersi in mostra. Tra loro Casse - il più regolare nel buon rendimento - l'altoatesino Florian Schieder e magari pure Giovanni Franzoni. I rivali saranno quelli di sempre, con lo svizzero Marco Odermatt ed il norvegese Aleksander Kilde che è stato il più veloce nell'ultima prova che e' pero' stata disputata con un'ora di anticipo rispetto a quella di gara e dunque con temperatura più bassa e fondo piu' duro e ghiacciato. E poi i canadesi ed ovviamente gli austriaci guidati da Vincent Kriechmayr che vinse lo scorso anno.
Ma domani e dopodomani, nell'austriaca Lienz scenderanno in pista anche le donne per le due ultime gare del 2023: un gigante ed uno speciale. Tra le azzurre è ovviamente Federica Brignone, che sarà impegnata in entrambe le competizioni, ad avere le maggiori aspettative con l'obiettivo - magari non ammesso ma comunque ben presente - di restare il più possibile vicina alla campionessa statunitense Mikaela Shiffrin nella classifica generale. L'americana ha 700 punti e l'azzurra, con ben tre vittorie in questo scorcio di stagione, la segue con 557.