Debertolis, polisportiva di famiglia

Riccardo, Renzo, Massimo, Bruno, Ivan e Ilaria: sei cugini «da podio»


Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. In principio fu Riccardo, campione del mondo veterani di mountain bike. Poi, tra fratelli e cugini, i Debertolis da podio, tutti di Transacqua, si moltiplicarono. Ed oggi sono quattro, tra sci stretti e ruote grasse: Massimo, Bruno, Ivan e Ilaria, una stirpe di agonisti.

Riccardo Debertolis, nato nel 1958 nel piccolo borgo di Fol, vinse il Mondiale veterani di mountain bike nel 1993. Era reduce tre lustri trascorsi nel Gruppo sciatori delle Fiamme Gialle e da una carriera di fondista di tutto rispetto (un titolo italiano con la staffetta, due vittorie in Coppa Italia, un sesto posto alla Marcialonga). Tra i primi in regione ad inforcare una mountain bike, fu il migliore italiano ai Mondiali del 1991 e del 1992, ben prima dei successi di Pallhuber.

Poi arrivarono i fratelli Renzo, classe '63, un anno nelle Fiamme Oro ed una buona carriera amatoriale tra sci di fondo e ciclismo, e soprattutto il più noto Massimo, classe '75, campione del mondo marathon di mountain bike nel 2004, vincitore di qualche decina di gare in Italia ed all'estero, pronto per un'altra stagione con la maglia dell'Autopolar Volvo Cannondale, società da lui messa in piedi nel 2011.

Sotto i riflettori, in questa stagione invernale, ci sono però soprattutto i secondi cugini di Massimo, Renzo e Riccardo. Vale a dire i fratelli Bruno (classe '78) e Ivan Debertolis (classe '80). Bruno, fino ad un paio di stagioni fa in forza al Gruppo sciatori delle Fiamme Gialle con qualche puntata in azzurro, corre ora per il Team Hartmann di Trabalzini. E corre fortissimo: i successi nelle granfondo fioccano (ha vinto Comelgoloppet, Dobbiaco - Cortina, Trofeo del Barba e - domenica scorsa - la Val di Vizze, centrando un buon secondo posto alla Pustertaler Skimarathon ed un terzo posto alla Rampa coi campioni del Cermis), i frutti della preparazione sulle lunghe distanze e sul classico (leggasi spinta) sono sempre più evidenti ed il sogno di un podio in una gara di maggiore prestigio Bruno non lo ha ancora riposto nel cassetto. Sul podio assieme a lui spesso sale anche il fratello Ivan, a sua volta portacolori dell'Hartmann, da anni protagonista della scena fondistica amatoriale a livello regionale.

Ma la "polisportiva Debertolis" guarda al futuro anche e soprattutto con un'altra cugina di secondo grado di Riccardo, Renzo, Massimo, Bruno e Ivan: la giovanissima Ilaria (classe '89), fondista in forza alle Fiamme Oro entrata quest'anno nella squadra azzurra Under 23 ed affacciatasi (non senza qualche difficoltà) sulla Coppa del Mondo. La prossima stagione potrebbe essere quella dell'approdo alla Nazionale: avanti Debertolis!













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