Emergenza famiglie con bimbi prive di casa: «I servizi sociali del Comune sono allo stremo»
La denuncia dell'assessore al welfare Alberto Pedrotti: nel solo mese di gennaio 2025 sono già sei i nuclei seguiti, di cui tre richiedenti asilo, l'anno scorso sonoi stati 51 nuclei di cui 25 con domanda di protezione internazionale. «È un sistema fallimentare, che scarica tutti i problemi sulla città di Trento mentre dovrebbero occuparsene ministero e Provincia»
TRENTO - Nel 2024 i servizi sociali del Comune di Trento hanno seguito la situazione di 51 nuclei familiari con bambini senza casa, di cui 25 richiedenti protezione internazionale. Nel 2023 erano stati 33 (con 21 richiedenti protezione internazionale), mentre nel 2025 in un solo mese sono già sei le famiglie seguite dai servizi sociali di Trento, di cui tre richiedenti asilo.
I numeri sono riportati in un comunicato diffuso dal Comune di Trento dopo che ieri sera una famiglia con tre bambini arrivata in Trentino da poco per chiedere la protezione internazionale, non avendo un alloggio, è stata ospitata all'ostello in città.
«Non si può continuare a navigare a vista né fare affidamento su un'empatia momentanea a cui non corrispondono risposte concrete. Serve una strategia politica complessiva capace di guardare in faccia una situazione che si fa sempre più complicata», commenta l'assessore comunale al welfare Alberto Pedrotti.
«I servizi sociali del Comune sono allo stremo. Quotidianamente vengono contattati da famiglie con figli che chiedono un alloggio. I richiedenti protezione internazionale dovrebbero essere accolti nei percorsi ministeriali, ma ad oggi ci si entra solo dopo mesi e mesi di attesa.
E le strutture di accoglienza della Provincia che nel frattempo dovrebbero dare una sistemazione sono tutte sature perché sottodimensionate rispetto alle esigenze.
Noi purtroppo facciamo da front office a un sistema dell'accoglienza che non condividiamo, perché scarica tutti i problemi sulla città di Trento e, soprattutto, è del tutto fallimentare».
Al sistema di accoglienza si aggiunge la situazione abitativa, «che purtroppo è stata per anni sottovalutata, dissipando il lascito di una storia virtuosa che aveva messo il Trentino all'avanguardia», aggiunge Pedrotti.
«L'assenza di alloggi produce disuguaglianze, squilibri ed esclusione sociale», conclude l'assessore.
[nella foto, "Bambino migrante", opera realizzata da Banksy a Venezia: raffigura un piccolo con giubbotto di salvataggio e torcia di segnalazione in mano, dipinto a pelo d'acqua nella notte tra l'8 e il 9 maggio 2019, vicino al Campo di San Pantalon]