TRENTO. Davide Eccheli, il rider di Ala impegnato nel National Trophy, il trofeo riservato alle moto di serie che si corre all’interno del CIV, il campionato italiano velocità, ha chiuso la sua stagione agonistica conquistando il titolo di vicecampione italiano di categoria. Impegnato con la sua Yamaha R6 di 600 centimetri cubici sugli autodromi del Mugello, Imola, Vallelunga e Misano Adriatico dove si sono corse due gare, Eccheli per soli otto punti non è riuscito a salire sul gradino più alto del podio.

«È stata una stagione soddisfacente – commenta – perché il rammarico per il titolo perso è mitigato dal fatto che il divario col vincitore Stefano Manieri, alla fine, è stato di soli 8 punti. Punti che ho perso a Vallelunga il 26 maggio scorso, quando sono andato lungo in curva rimediando un bello zero. Tuttavia poi ho vinto a Imola e all’appuntamento finale di Misano mi sono presentato con soli 5 punti di distacco. Era una gara decisiva, ma purtroppo qui sono state le condizioni atmosferiche a penalizzarmi. Ho poche occasioni di allenarmi, pioveva, ho preferito una tattica accorta sperando nel colpaccio, ma a Manieri è bastato controllarmi per vincere il titolo. Andrà meglio nel 2014, ne sono certo».

Come finale di stagione Eccheli ha corso domenica 20 ottobre il Trofeo Città di Campagnano, ancora sull’autodromo Piero Taruffi di Vallelunga, ma dopo il terzo tempo alle qualifiche è riuscito solo a piazzarsi ottavo. «Ho sbagliato partenza, anche qui è questione d’allenamento – esclama – e, nonostante una furibonda rimonta, giro dopo giro, alla fine ho colto solamente un ottavo posto. Bene per il mio compagno di Team Marco De Luca, invece, vincitore del Trofeo, e per il nostro nuovo acquisto, il tedesco Julian Puffe che si è classificato quinto alla sua prima esperienza in Italia, su di un circuito nuovo e su di una moto nuova».

Eccheli è alfiere del team “Italian Riders Oscar Bellini” e corre con i colori del “Bike & Motor Racing Team” di Teramo, con il quale nel 2014 vorrebbe disputare il campionato italiano della classe Super Sport, sempre 600 e, forse, le tappe italiane del Mondiale.