Dalpez lascia il Trentino per fare il vice di Roda
Il presidente uscente del Comitato Fisi locale numero due nazionale se l’emiliano venisse confermato il 22 aprile. Candidati anche Dody Nicolussi ed Elio Grigoletto
TRENTO. Dopo 14 anni di apprezzato lavoro, Angelo Dalpez si appresta a lasciare la presidenza del comitato provinciale della Fisi: non per dare l’addio al movimento che ha contribuito a far crescere, ma per portare a Milano l’esperienza maturata in Trentino. Dalpez sarà al fianco del presidente uscente della federazione nazionale Flavio Roda alle elezioni del 22 aprile prossimo, dove l’emiliano punta alla conferma. Così fosse, per il numero 1 dello sci trentino potrebbe (e dovrebbe) esserci il ruolo di vice presidente vicario. Roda è in pole position nella sfida a quattro con gli altri tre candidati Claudio Ravetto (ex direttore agonistico della Nazionale), Maurizio Paniz (avvocato ed ex parlamentare) e Franco Vismara (amministratore delegato della società degli impianti del Palù di Chiesa Valmalenco). Assieme a Dalpez, sono candidati altri due trentini, ovvero Dodi Nicolussi per ricoprire il ruolo di consigliere atleta ed Elio Grigoletto per la presidenza del collegio dei revisori dei conti: in caso di rielezione, per lui si tratterebbe del terzo mandato consecutivo.
Dody Nicolussi, trentina ex azzurra di sci alpino, istruttore nazionale, allenatore federale e giornalista di Sky Sport, ha ideato l’evento Sciare col Cuore. Ha deciso di candidare nella lista consiglieri atleti, per mettere la sua esperienza a disposizione della Federazione italiana sport invernali: «Devo molto alla Fisi, la federazione dove sono cresciuta come atleta e come tecnico. È un diritto di tutti poter fare l’atleta, non solo di chi ha talento, lo sport è scuola di vita e oggi per i ragazzi è importante avere un sogno sportivo da realizzare. Purtroppo in Coppa del mondo non arrivano in molti, ma tutti hanno il diritto di provarci. È necessario ascoltare sempre più gli sci club, le esigenze dei comitati, vanno ascoltati ovviamente anche gli atleti delle squadre nazionali, che sono il fiore all’occhiello della federazione. Vanno trovate nuove risorse per sostenere la federazione e soprattutto gli atleti di tutte le discipline della Fisi. Io sono pronta a mettere a disposizione la mia passione, la mia esperienza e tanto entusiasmo».
Tornando alla candidatura di Dalpez, è stata caldeggiata a più riprese dallo stesso Roda. «Il ragionamento è nato alcuni mesi fa – spiega Dalpez – Con Roda c’è sempre stata grande sintonia: ha voluto creare una squadra per mirare alla valorizzazione dei territori, in modo che fossero rappresentati in consiglio. Nel mandato che va a concludersi Roda ha sanato le casse della Fisi, che ora può concentrarsi sull’aspetto tecnico, magari riportando a casa alcuni allenatori che, per motivi economici, erano stati costretti a fare altre scelte. Nelle riunioni fatte con i vari comitati regionali abbiamo trovato massima condivisione del progetto proposto, tant’è che molti hanno preferito non candidare nessuno, perché convinti della bontà del gruppo di lavoro che verrebbe a crearsi».
La credibilità di Dalpez è figlia dei fatti, di quanto fatto in 14 anni. «Il Trentino ha saputo essere innovativo – continua Dalpez – All’inizio del mio operato in Comitato abbiamo dato vita alla squadra di sci alpinismo e i risultati sono subito arrivati, poi al Progetto Trentino Azzurro, grazie al supporto della Provincia. Infine alla squadra di skicross, l’unica in tutta Italia a livello di Comitato. Il Trentino ha dimostrato di avere una marcia in più e di avere grande credibilità anche sotto l’aspetto organizzativo. Ha dato tanto alla federazione nazionale (il marchio Trentino campeggia anche sulla tessera della Fisi, ndr) e ha visto premiati i propri sforzi con il ritorno della 3Tre e con l’assegnazione dei Mondiali Junior 2019 alla Val di Fassa. In tal senso, il supporto di Roda è stato fondamentale».
Un modello, quello trentino, da esportare a livello nazionale. Sotto il profilo tecnico quali sono le aree che necessitano di un immediato intervento? «Nel settore maschile dello sci alpino andranno fatte sicuramente delle riflessioni, ma il punto critico è rappresentato dall’area nordica – replica Dalpez – Bisogna fare un ragionamento assieme alla scuola, riportare i ragazzi sulle piste e ricreare entusiasmo».
Lo stesso entusiasmo – unito alle competenze – che Dalpez è pronto a portare nella Fisi. (l.f.)
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