Correre la Maratona di Seoul per riunire i coreani adottivi
TRENTO. Nam Soon Kim D’Amato, nata a Seoul ma cresciuta a Trento, ha superato il trauma dell’adozione e dello sradicamento dalla sua terra d’origine grazie all’affetto dei suoi cari, ma anche grazie...
TRENTO. Nam Soon Kim D’Amato, nata a Seoul ma cresciuta a Trento, ha superato il trauma dell’adozione e dello sradicamento dalla sua terra d’origine grazie all’affetto dei suoi cari, ma anche grazie allo sport. E sogna che lo sport possa aiutare altri connazionali adottati a riscoprire le proprie radici. Il suo giro della Corea del Sud in bicicletta, il “Tour de mat” del 2000, favorì la nascita di una rete di contatti dalla quale si è poi sviluppata l’associazione culturale dei coreani adottitivi (“Kor.ia”), affiliata a Ikas, organizzazione internazionale a servizio della comunità degli adottivi di origine coreana sparsi in tutti il mondo.
Appassionata di podismo, Nan Soon Kim vuole riunire adesso un altro nutrito gruppo di connazionali adottati alla prossima edizione della Maratona di Seoul, la terza per numero di partecipanti del continente asiatico (20 mila più i 15 mila della 10 km), in programma il 18 marzo 2018. «Sto portando avanti il progetto di riunirvi appunto un team internazionale di coreani adottivi. Ho fatto una presentazione ed un video sul mio blog (www.hellokim.it) – spiega – ho ottenuto il patrocinio del Ciai (Centro italiano di aiuto all’infanzia), una lettera di presentazione del Trento Running Festival nella persona di Ferruccio Demadonna, il patrocinio del Comune di Giovo, dove risiedo, quello della Uisp del Trentino di Tommaso Iori e quello dell’Atletica Valle di Cembra, per la quale sono tesserata. Sulla carta, ho raccolto già decine di adesioni da Italia, Stati Uniti, Norvegia e Svezia. Sono in contatto con Ikas, che dovrebbe garantirci un aiuto a livello logistico locale, in Corea, ma cerco ancora chi voglia sostenere concretamente questa mia iniziativa, un’azienda che cerchi visibilità in Corea – aggiunge Nam Soon Kim D’Amato – Non voglio correre la maratona tanto per farne un’altra, dietro c’è un progetto culturale importante, cerco un sostegno per trasformare questo sogno in realtà».(m.d.g.)
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