Conci fa centro tre volte: il “cacciatore” è tornato
Promozione. Il bomber del Trento con il Borgo ha chiuso con una grande tripletta E dire che è il periodo della “raccolta”: «Ogni giorno sveglia alle 6.30 e si lavora»
TRENTO. Il “cacciatore” si è arrabbiato. Domenica scorsa a Riva del Garda aveva rotto il ghiaccio con il gol del pareggio, ieri ha deciso di esagerare: tre gol in 92 minuti per stendere il Borgo. I problemi fisici (una fastidiosissima pubalgia) non sono ancora alle spalle, ma Daniele Conci è tornato a fare quello che gli riesce meglio: gonfiare la rete avversaria. In Coppa Italia i centri erano già quattro (tripletta al Piné e gol al Mezzocorona, con tanto di successivo super abbraccio al tecnico Manfioletti), in campionato la porta era diventata quasi stregata per il bomber noneso, rimasto a secco contro Fersina, Albiano e Anaune. «Ero arrabbiato – racconta – perché un attaccante può anche giocare bene ma, se non segna, esce dal campo sempre insoddisfatto. In Coppa Italia mi sono sbloccato subito, ma mi mancava il gol in campionato. A conti fatti sono abbastanza soddisfatto: nel primo mese e mezzo ho segnato 8 gol in 9 partite tra Promozione e Coppa e non sono in perfette condizioni fisiche. Detto questo posso e devo fare meglio». Scendere di categoria, cambiare allenatore e conseguentemente modo di stare in campo non è semplice, anche per chi ha fatto impazzire i migliori difensori della regione sui campi d’Eccellenza. «Ci sono tante differenze – prosegue il bomber aquilotto – rispetto all’anno scorso. Quello che non è cambiato è il trattamento che mi riservano i difensori: ne ho sempre un paio attorno e non vanno troppo per il sottile. Ma, attenzione, non mi lamento. Anzi: in campo si danno e si prendono. E' normale sia così». Sette punti in una settimana e domani un altro impegno casalingo assolutamente alla portata, visto che al “Briamasco” arriverà la “cenerentola” Piné, già travolto per 6 a 1 in Coppa Italia. Per Conci sarà l’occasione per rimpinguare ulteriormente il proprio bottino personale, anche se non è da escludere che Manfioletti opti per il turnover e conceda un turno di stop al 28enne noneso. «Riposare ogni tanto fa bene – se la ride – ma se il mister chiama io sono pronto. L’importante è non fare scherzi: siamo in crescita, i risultati lo testimoniamo e dobbiamo dare continuità alle vittorie ottenute contro Virtus Trento e Borgo. Domenica abbiamo giocato bene, anche se avremmo dovuto chiudere la partita già nel primo tempo quando non abbiamo concretizzato almeno cinque, sei palle gol, segnando solamente una volta. Poi, come spesso ci capita, prendiamo gol nell’unica occasione creata dagli avversari. Intanto va bene così, ma dobbiamo essere più cinici sotto porta». La condizione fisica non è delle migliori e la stanchezza si fa sentire. Soprattutto nel periodo della “raccolta”. «La sveglia suona alle sei e mezzo – racconta – e si lavora fino all’una. Poi un’altra oretta al pomeriggio prima di scendere a Trento per l’allenamento. Sabato e domenica compresi, ovviamente, almeno per un’altra settimana. Ma per il pallone si fa anche questo».
©RIPRODUZIONE RISERVATA