Con la MotoDolomitica oldies anche sul Manghen 

Motociclismo. Anche la Gilera Gran Sport del 1930 ha scalato senza problemi i quattro passi dell’11esima edizione della manifestazione, andata in scena nello scorso weekend



Trento. La Gilera Gran Sport del 1930, la moto più anziana, ha scalato senza alcun problema i quattro passi Dolomitici che hanno caratterizzato il percorso dell’11esima edizione della Motodolomitica, manifestazione turistico culturale aperta a moto fino al 99. Le salite ai passi Costalunga, San Pellegrino, Valles e Manghen hanno messo a dura prova anche gli altri equipaggi provenienti da tutto il Nord Italia, aiutati dalla benedizione elargita dal sacerdote del Santuario di Pietralba, e che sono giunte al termine delle seconda tappa al Ristorante Prime Rose di Levico con tanti chilometri nelle ruote ma con grande soddisfazione per l’impresa effettuata. Paesaggi mozzafiato e strade ideali per le motociclette, hanno permesso di annoverare questa edizione tra le più apprezzate delle undici effettuate.

Partenza da Trento

La partenza è avvenuta sabato 31 agosto da Piazza Fiera a Trento ed ha visto allo start ben 43 motociclisti alla volta dei 160 chilometri della prima tappa che ha fatto transitare la carovana di motociclette attraverso la Strada del Vino e dei Sapori lungo le pendici collinari ed il fondovalle della Piana Rotaliana per poi salire al Santuario di Pietralba, il più alto d’Europa con i suoi 1.520 metri sul livello del mare, per il pranzo e la benedizione dei mezzi e dei partecipanti. Nel primo pomeriggio la carovana ha proseguito per il Lago di Carezza e il Passo di Costalunga prima della discesa in Val di Fassa per la sosta al Museo Ladino a San Giovanni di Fassa, interessante momento culturale a contorno della gita turistica. Dopo la scalata ai passi San Pellegrino e Valles, la giornata si è conclusa con la cena ed il meritato riposo all’Hotel Touring di Predazzo.

La seconda tappa

Domenica 1 settembre, sempre da Predazzo, la carovana ha preso le mosse per la seconda tappa di 90 chilometri. Dopo la pausa caffè ai 2.047 metri di Passo Manghen, una sosta al Museo degli Spaventapasseri a Marter, la manifestazione è terminata con il pranzo vista lago al Ristorante Prime Rose di Levico Terme. Agli equipaggi dei soci della Scuderia Trentina Storica e dei Motoclub locali quali il Moto Club Trento o il Moto Club C3 Excelsior di Borgo Valsugana hanno fatto compagnia numerosi appassionati appartenenti a moto club lombardi, emiliani, veneti e di altre regioni italiane e della Repubblica di San Marino.

Il gemellaggio

Particolarmente numeroso il gruppo della Compagnia di Rocca San Casciano, con il quale la Scuderia Trentina Storica ha intrapreso un rapporto di gemellaggio con reciproca partecipazione alle manifestazioni. Prestigioso il parco moto presente. Cinquant’anni di storia motociclistica sono stati rappresentati dalle moto presenti con pezzi di sicuro valore. Assieme al Gilera Gran Sport del 1930, vanno annoverate la Gilera Saturno del 1946, la Moto Guzzi GTV del 1947 proveniente da Torino e condotta dal vicepresidente del Veteran Car Club di Torino, Massimo Lazzaro. Numerose le Moto Guzzi, Moto Morini e diverse moto giapponesi. A tutti i partecipanti è stato consegnato un sicordo della manifestazione.

Alle premiazioni, oltre al delegato nazionale manifestazioni moto dell’Asi Giuseppe Nacci, era presente il consigliere federale Asi Riccardo Zavatti che, assieme al presidente della Scuderia Trentina Storica Giuseppe Gorfer, ha consegnato i riconoscimenti ai partecipanti. Tra questi un encomio particolare è andato a Rinaldo Detassis su Moto Guzzi Falcone Sport del 1953, concorrente “più storico”, immortalato e premiato assieme a Marco Campolongo su Malaguti Fifty 50 del 1989 che, con i suoi 14 anni, è stato il più giovane partecipante di sempre.













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