Colpaccio Pressano: vince ed è in semifinale

Pallamano: l’Intini Noci è battuto per 31 a 29 davanti a mille spettatori. E adesso il Bolzano


di Daniele Loss


LAVIS. “E non svegliatevi oh, non ancora no” canta Ivano Fossati. La banda di Fabrizio Ghedin suona un rock melodioso e devastante allo stesso tempo: Pressano stronca Noci 31 a 29 in gara 3 dei quarti di finale scudetto e vola alle semifinali. Ma non solo: i gialloneri, matricola del torneo di serie A d'Elite, sono tra le prime quattro d'Italia e l'anno prossimo parteciperanno sicuramente alle coppe europee. Pazzesco, alzi la mano chi l'avrebbe pronosticato ad inizio stagione. Forse Ghedin, padovano intelligente e innamorato della pallamano, che ha preso in mano questa squadra due anni fa in serie A1 e l'ha portata nell'Olimpo nazionale in meno di 24 mesi.

I campionissimi costano troppo? Ebbene, lui ha scelto di puntare su giocatori di “seconda fascia”, poco valorizzati ma con un talento grande così. Due nomi su tutti: il portiere Valerio Sampaolo (se qui lo chiamano “Mister Miracolo” un motivo ci sarà...) e Adriano Di Maggio, pugliese di nascita, che il derby contro il Noci l'ha vinto per metà da solo.

Bolgia clamorosa al “Palavis”: parte meglio Noci che sta sempre avanti e a metà frazione è a più tre (7 a 4), ma Pressano resta attaccato ai pugliesi e, con pazienza, in sei minuti ribalta la situazione (10 a 9 al 21'). Giongo, Chistè e Di Maggio firmano l'allungo (13 a 9), ma Noci non molla e alla sirena il tabellone dice più uno per i gialloneri con rete in extremis di Alessandrini.

Pressano scappa subito nella ripresa (18 a 15), ma i pugliesi non cedono: al 41' e 18 a 18 e poi regna l'equilibrio sino al 48'30” (23 a 23). Di Maggio segna dall'angolo, poi Andriolo (entrato apposta) para il rigore a Pesic e i trentini tengono il naso avanti (26 a 24 al 54' e 28 a 26 al 57'30”). Il finale è roba da Alfred Hitchcokc: Noci sbaglia la palla del possibile meno uno, Di Maggio invece è un killer: 29 a 26 a due minuti dal termine. Sampaolo respinge e Simone Bolognani fa 30 a 26.

La festa parte ad un minuto e trenta dalla fine e le reti finali servono solamente per le statistiche. Alla fine il “PaLavis” è il decimo girone dell'Inferno dantesco. Ma come faceva la canzone di Fossati? Ah sì: “E non fermateci no no, per favore no”. Sabato semifinale con Bolzano, che teme Pressano. E fa bene.













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