Ciclismo, proteste per le classifiche "baby"

Giovanissimi: "boicottate" le graduatorie del memorial Rigotti


Luca Franchini


TRENTO. Il Memorial Rigotti divide le società regionali. Non tanto per l'iniziativa in sé, apprezzabile, quanto per quel vizio di forma (le classifiche individuali) considerate un inno all'agonismo.

Non proprio un semplice vizio di forma, ma qualcosa di più, in una categoria che, per natura, si presenta come "promozionale". La categoria in questione è quella dei Giovanissimi (riservata ai mini corridori dai 7 ai 12 anni), per la quale, da otto anni a questa parte, la società bolzanina Giac Virtus 2000 ha istituito una speciale classifica alla memoria di Rolando Rigotti, con premiazioni finali ai migliori punteggiati della stagione, annata per annata (dai G1 ai G6).

Proprio qui sta il nodo del discorso: graduatorie che mettono in competizione i ragazzini, impegnati in un'attività che, essendo giovanile, dovrebbe presentarsi più come ludica che agonistica.

Un aspetto che ha portato alcune società della provincia di Trento a "boicottare" il Memorial Rigotti (ad esempio con il mancato invio delle classifiche, necessarie per stilare la graduatoria). "Rigotti" che, pertanto, ad oggi è in fase di stallo.

«Mi pare di avvertire un certo malumore ed una forma di dissenso nei confronti della nostra iniziativa da parte di alcune società trentine - spiega Mario Gottardini, presidente della Giac Virtus 2000, promotrice del Memorial -, che vedono la stessa come un inno all'agonismo».

A tal proposito, va ricordata la "crociata" sostenuta da alcune società trentine (vedi Mezzocorona e Zambana, tra le più attive), che, non più tardi di due anni fa, chiesero ed ottennero la cancellazione del campionato provinciale Giovanissimi, che fino al 2009 assegnava una maglia di campione per il vincitore di ogni categoria.

«Ricordare una persona è bello - spiega Maurizio Furlan, ex consigliere provinciale della Fci ed attualmente segretario del Velo Sport Mezzocorona, nonché uno dei promotori dell'annullamento del campionato provinciale Giovanissimi -, ma il Memorial Rigotti, con la formula attuale, non mi trova molto d'accordo. Si crea un clima di esasperazione che, in una categoria che è e deve essere promozionale, non va bene. Per questo non ho inviato le classifiche della gara organizzata dalla nostra società. Sia chiaro, non sono contro il Rigotti, ma contrario alla formula. Ci sono genitori che, pur di non vedere il figlio perdere posizioni in classifica, rinunciano alle ferie. E poi, se andiamo ad analizzare i numeri, ci accorgiamo che, già al termine della categoria Giovanissimi, molti ragazzi abbandonano l'attività. Perché? Semplicemente perché sono già stufi, logorati da sei anni di agonismo. Quell'agonismo che, invece, dovrebbe iniziare dalla categoria Esordienti. Per questo sarebbe preferibile una classifica per società».

In scia a Furlan ed al Mezzocorona, il Gruppo Ciclistico Zambana ed il suo "patron" Paolo Nardon. «Io vorrei che si divertissero i bambini ed anche i genitori - spiega Nardon - e purtroppo spesso non è così. Personalmente non mi fregerei mai di un titolo provinciale Giovanissimi: mi farebbe più felice avere 20 ragazzini in squadra invece di 10, quello sì. E poi capiamoci: la coppa è più per il genitore che per il bambino. Ne è la riprova la risposta datami da un giovane atleta alla domanda "ti piace correre la domenica?". Il ragazzino mi rispose: "mi piace il prima e il dopo, il durante non molto". Penso non serva aggiungere altro. I bambini vogliono e devono divertirsi».













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