Il caso

Carolina pattina, ma il rischio rimane

L’entourage della Kostner e le Fiamme Azzurre confermano le esibizioni, la Procura antidoping del Coni “vigilerà”


di Marco Marangoni


BOLZANO. Gli appuntamenti sono quelli da non perdere. Una due giorni che riserverà emozioni e sorprese. Questa sera alle ore 21,15 al palaghiaccio di Corvara in Val Badia, ventiquattr’ore esatte dopo in quello di Pinzolo in Val Rendena. Carolina Kostner, la diva del pattinaggio di figura, la “Principessa del ghiaccio”, pattinerà tra le montagne di casa. A confermare le esibizioni il management della Kostner e le Fiamme Azzurre, il gruppo sportivo della fuoriclasse gardenese.

Non è cosa da tutti i giorni avere nel cast un’atleta come Carolina. Nella vallata trentina hanno atteso addirittura otto anni per averla. Nel pacchetto Italian Summer Tour anche gli show del giorno 14 a Baselga di Pinè (dove non è prevista la Kostner) e di Ferragosto ad Asiago. Altro aspetto importante, non trascurabile ma doveroso, è che Carolina, la sportiva italiana più amata e coccolata, pattinerà nello status di atleta squalificata. Se da una parte l’aspetto emotivo è talmente forte che fa cancellare tutto, dall’altra bisogna confrontarsi con le leggi. Non va dimenticato che il 16 gennaio scorso la Seconda Sezione del TNA del Coni le ha inflitto una squalifica di 16 mesi ritenendola complice del mancato controllo antidoping la mattina del 30 luglio 2012 a Oberstdorf all’ex fidanzato Alex Schwazer, poi trovato positivo all’Epo.

La squalifica è in atto ed è regolata dagli articoli del codice dell’agenzia mondiale antidoping (Wada). Carolina è ricorsa al Tas di Losanna ma è ancora in attesa della data di convocazione dinnanzi alla corte. Anche la Procura Antidoping del Coni è ricorsa al Tas per chiedere due anni di squalifica come previsto dalla Wada.

In merito alle esibizioni, le Fiamme Azzurre hanno fatto sapere che da «ricognizione effettuata d’intesa con la Federazione Italiana Sport Ghiaccio, gli eventi in discorso non sono qualificabili come competizioni sportive e non costituiscono attività agonistica in senso proprio e che la gestione degli stessi non risultano coinvolti società o gruppi sportivi affiliati alle federazioni sportive nazionali riconosciute dal Coni».

Solo in caso di discesa sul ghiaccio con i pattini, Carolina rischierebbe spiacevoli sorprese. Stando a fonti ufficiali Coni, l’Asd Ghiaccio Spettacolo, organizzatore delle serate, è affiliata allo CSAIn (Centri Sportivo Aziendali Industriali), ente di promozione sportiva ufficialmente riconosciuto dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Se la Procura Antidoping del Coni ravviserà irregolarità, potrebbe anche informare la Wada e quindi eventualmente coinvolgere altri tesserati che hanno preso parte allo show.

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