Bertolini: «Odiavo i rulli che bello il Giro Virtual»
Il ciclismo ai tempi del Coronavirus. Il moriano è uno degli ex professionisti in gara nella categoria Legends: «Iniziativa importante per raccogliere fondi in favore della Croce Rossa»
Trento. «Odiavo i rulli, oggi invece credo che avranno una grandissima diffusione, anche dopo che avremo superato questa maledetta pandemia».
Parola di Alessandro Bertolini, professionista dal 1993 al 2012, 23 vittorie in carriera. Il 48enne di Mori, oggi collaboratore di Rcs Sport, sta prendendo parte – nella categoria Legends, quella degli ex – al Giro d’Italia Virtual, che da oggi vivrà la seconda tappa: 32,7 chilometri “mossi” da Linaro a Sogliano al Rubicone, estrapolati dal percorso della 12esima tappa del Giro d’Italia (Cesenatico-Cesenatico Nove Colli) che tutti sperano di poter seguire nel mese di ottobre.Oggi in gara professionisti maschi e femmine, tra i quali nella prima tappa si sono imposti l’Astana Pro Team e la Trek Segafredo. Domani sarà appunto la volta dei Legends, gli ex professionisti, categoria nella quale Bertolini si ri-trova a lottare con gente del calibro di Ivan Basso, Stefano Garzelli, Alessandro Ballan, Claudio Chiappucci e Andrea Tafi. Nella prima tappa s’è imposto Matteo Montaguti. Venerdì sarà la volta degli amatori: lunedì le iscrizioni sulla piattaforma www.garminvirtualride.com/it erano già 7.000.
L’importanza di donare
«Faccio tutte le tappe, ho dato la mia adesione, è una cosa importante», racconta Bertolini, facendo riferimento al risvolto benefico-solidaristico del Giro Virtual, vale a dire la raccolta di fondi aperta sul portale www.retedeldono.it/giro: fino al 10 maggio, si potrà donare a favore della Croce Rossa Italiana. «Noi in Trentino siamo relativamente fortunati, ho amici che in Lombardia stanno vivendo un autentico dramma», spiega ancora Alessandro, che poi ci spiega la sua “conversione” ai rulli: «In passato li odiavo, adesso però ci sono questi rulli interattivi che sono davvero un’altra cosa. Provi le sensazioni della strada, con lo schermo davanti, il paesaggio, noi ex professionisti facciamo anche la videochiamata su Zoom, è molto bello. E le salite sono dure come quelle vere».
Salite e sudorazione
Eloquente, a questo proposito, il video che Bertolini ha pubblicato sulla sua pagina Facebook: «Il problema – spiega il moriano – è che sei sempre seduto, alzarsi sui pedali è difficile perché la bici resta ferma. Bisogna immedesimarsi, usare rapporti agili, cercare il ritmo e alzare la frequenza cardiaca, altrimenti si rischia di “spegnersi”, anche a causa della sudorazione, che sui rulli è impressionante».
Rulli anche dopo il virus
Secondo Alessandro, questo genere di rulli avrà un grande successo, anche dopo la fine della pandemia. «Sì, perché riproducono tutta la realtà della gara – conclude l’ex professionista trentino – Penso non tanto al Trentino, quanto ai Paesi del Nord Europa, dove oltre al freddo c’è meno luce».
Tornando al Giro d’Italia Virtual, c’è anche una tappa trentina, la Villa Rendena - Madonna di Campiglio (25,9 km, 930 metri), in programma dal 29 aprile al primo maggio.
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