Atletica: Bolzano, gli africani dominatori della Boclassic
I corridori africani hanno dato spettacolo per le vie del centro storico di Bolzano
BOLZANO. I corridori africani hanno dato spettacolo per le vie del centro storico di Bolzano, sul circuito della Boclassic disegnato dai numerosi spettatori (gli organizzatori ne hanno stimati quindicimila circa) hanno corso a ritmi proibitivi per gli altri protagonisti keniani e etiopi, con il solo inserimento di un brittanico, ma somalo di nascita. Due gare incerte fino al traguardo, decise con uno sprint quasi al fotofinish, al limite di pochi decimi di distacco: uno solo, pochi centimetri, tra la keniana Vivian Cherulyot e l’etiope Utura Gedo Sule, due tra l’etiope Jida Imane Merga e il brittanico Mohammed Farah, più dietro il keniano Edwin Soi, vincitore delle ultime tre edizioni.
L’etiope Jida Imane Merga ha così mantenuto fede ai suoi propositi di prendersi la rivincita su Soi, dopo il secondo posto dell’anno scorso, ed anche di vincere la trentaseiesima Boclassic. Ma il campione etiope ha anche avuto un po’ di fortuna. Aveva, infatti, detto che intendeva tenere alto il ritmo fin dalla partenza, come è in effetti è accaduto. Ma il peso della corsa di testa non è stato di Imane Merga, perchè il corridore etiope ha trovato due validissimi alleati nell’azzurro Andrea Lalli e nell’altro keniano Silas Kipruto. L’italiano, meno forte allo sprint, è abituato ad una corsa a cronometro ed ha corso in testa per tutto il primo giro, il keniano, specialista di mezza meratanona, non può competere nel finale con specialisti dei 5.000.
Così è stata una corsa senza strappi, su ritmi regolari dal 3.24 dell’ultimo giro, al 3.41 del sesto.
Al primo passaggio sul traguardo Lalli è davanti ad un gruppone di diciotto atleti. Nel corso del secondo giro l’italiano viene assorbito e il più attivo è Kipruto. La fila si assottiglia nel quinto giro, cede Sergey Lebid, scivola Kipruto che perde contatto, mentre Mo Farah va lungo nella curva sotto il municipio, si sbilancia, perde qualche metro ma riesce a rientrare nel terzetto di testa con Imane Merga e Soi, i tre padroni della corsa, che rinviano il verdetto al finale dell’ultimo giro. Quando Imane Merga accelera Soi si fa da parte. Poi il lungo sprint in viale Stazione con Mo Farah. Il testa a testa dura fino sul traguardo, con l’etiope che riesce a resistere al tentaivo di sorpasso del britannico. Bene Lalli, sesto.
Sui 5 km femminili, ha vinto la favorita Vivian Cheruiyot, campionessa mondiale dei 5.000, ma ha dovuto faticare fino all’ultimo metro per non farsi sorpassare dall’etiope Utura Gedo Sule, che ha mancato il bis alla San Silvestro bolzanina per pochi centimetri. È stata anche quella femminile una gara sul ritmo, con passaggi dal 3.50 dell’ultimo giro al 3.59 del secondo, con davanti sempre loro in compagnia dell’altra keniana Prisca Jepleting, mentre dietro la fila si faceva sempre più lunga. Poi il finale gomito a gomito con la vittoria keniana. Quarta l’ungherese Aniko Kalovic, poi ottava, prima delle italiane, una brava Silvia Weissteiner, al rientro agonistico dopo tredici mesi lontano dalle gare per una serie di infortuni.