Arianna Bridi, fuga ad Alcatraz: gara-premio a San Francisco
La 22enne di Mattarello dopo l'oro europeo nella 25 km: «Ho risolto i problemi della 5 e della 10 km con una muta più grande, ma il 90% degli atleti preferirebbe tornare al costume»
Fuga da Alcatraz. Anzi, fuga da Loch Lomont con l’oro europeo della 25 km per Arianna Bridi, 22enne di Mattarello che, il giorno dopo il trionfo continentale nelle acque del gelido lago scozzese, ha già raggiunto Roma, da dove volerà alla volta di San Francisco. Lì disputerà una gara sul miglio attorno – appunto – all’isola di Alcatraz.
«Più che una competizione, è una vacanza», dice la portacolori dell’Esercito e della Rari Nantes Trento che, grazie alla rimonta vincente sulla campionissima olandese Sharon Van Rouwendaal, s’è tolta dalla bocca il sapore amaro del quarto posto della 5 ma soprattutto quello dell’ottavo posto della 10 km, la distanza olimpica, quella alla quale più puntava in Scozia. Complice la muta che i nuotatori in acque libere sono costretti a portare a queste temperature, che li tiene al caldo ma frena la loro azione, provocandogli addirittura problemi muscolari e articolari.
«Il 90% degli atleti preferirebbe patire un po’ di freddo, ma tornare a gareggiare con il costume – spiega Arianna – Nella 25 km ho usato una muta di una misura più grande, imbarcando più acqua ma riuscendo a muovere meglio le braccia».
Così la Bridi ha superato anche il blocco psicologico che – a detta del suo stesso allenatore, Fabrizio Antonelli – la frena alla prima difficoltà, lei che è abituata ad andare forte, fortissimo in allenamento. «Sono troppo abituata a seguire uno schema – dice – Il quarto posto della 5 km ci poteva stare, era la gara che serviva per rompere il ghiaccio; ma l’ottavo posto della 10 km no, perché era quella a cui puntavo, la distanza olimpica».
Questa volta, però, Arianna non s’è fermata. «Mi sembrava stupido non insistere, non tirare fuori tutto quello che mi rimaneva dentro».
Bronzo europeo nel 2016, due bronzi mondiali nel 2017, oro europeo nel 2018: e adesso? «Adesso bisogna pensare alla prossima stagione, quella dei Mondiali che qualificano alle Olimpiadi: per andare ai Mondiali devo essere una delle prime due italiane; per centrare i Giochi, devo chiudere entro le prime dieci ai Mondiali, sempre sui 10 km».
Arianna dedica l’oro allenatore Fabrizio Antonelli ed alla sua famiglia. Il Comune di Trento invece l’aspetta a braccia aperte, al rientro dagli Stati Uniti, per dedicarle un’onorificenza e festeggiarla assieme alla Rari Nantes Trento ed alla comunità di Mattarello. «Desidero esprimere l'orgoglio della città per questa fantastica impresa – ha affermato l’assessore comunale allo sport, Tiziano Uez – e nel contempo la soddisfazione per la costante crescita dell’impegno natatorio a Trento. È una vittoria da condividere con la società Rari Nantes e uno stimolo per i nostri giovani atleti a frequentare con passione gli impianti natatori della città».
Twitter: @mauridigiangiac
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