Arco, emozioni mondiali ricordando Albino e Bepi
Arrampicata sportiva. Presentata ieri la rassegna iridata giovanile scattata nelle scorse ore: immediato il pensiero a Marchi e Filippi. Nelle qualificazioni brilla subito l’altoatesino Schenk
Arco. Con l’emozione della cerimonia di apertura non del tutto svanita, i principali attori che hanno reso possibile l’organizzazione dei Mondiali giovanili di arrampicata in corso di svolgimento ad Arco si sono ritrovati ieri mattina nella sala del consiglio della Cassa Rurale Alto Garda per presentare l’evento alla stampa. Presenti al tavolo dei relatori Davide Battistella, presidente della Fasi, Federazione arrampicata sportiva italiana, Mario Morandini, presidente del comitato organizzatore, Roberta Maraschin, direttore di Garda Trentino, Maria Luisa Tavernini, assessore allo Sport e al Turismo del Comune di Arco, Nicola Polichetti, presidente della Cassa Rurale Alto Garda, e Angelo Seneci, direttore tecnico della manifestazione. Per l’occasione sono anche state “rubate alla parete” due atlete italiane impegnate in questi campionati: l’arcense Federica Mabboni ed Elisabeth Lardschneider.
Ricordando Albino e Bepi
Un elemento ricorrente negli interventi è stato il ricordo riconoscente di Albino Marchi e Bepi Filippi, due grandi protagonisti dell’avventura che ha portato Arco a diventare culla dell’arrampicata sportiva mondiale. Nicola Polichetti, ha voluto raccontato il momento in cui ha incontrato Albino Marchi all’indomani dell’assegnazione dei Mondiali ad Arco: «Ricordo l’orgoglio e l’entusiasmo per questo ulteriore riconoscimento internazionale, ed anche la preoccupazione di riuscire a reperire le coperture finanziarie necessarie per un evento di questa portata».
Arco e l’arrampicata
Il rapporto tra Arco e l’arrampicata è unico, perché, come ha affermato l’assessore Tavernini «strutture artificiali si possono realizzare ovunque, ma il valore aggiunto della realtà arcense è il contesto ambientale unico». In piena sintonia con l’assessore anche Roberta Maraschin, che, confermando il ruolo strategico dell’arrampicata nella proposta outdoor dell’Alto Garda, ha evidenziato l’importante indotto generato da questo attività sportiva. Il presidente federale Battistella ha sottolineato come l’ingresso dell’arrampicata tra gli sport olimpici confermi la grande crescita del movimento in questi anni, senza però dimenticare che tutto è partito dalle falesie arcensi; anche per questo Arco ha le carte in regola per continuare ad essere un punto di riferimento per la Fasi.
Mario Morandini, protagonista di una storia che va avanti ormai da 33 anni, ha voluto ringraziare le amministrazioni comunali che hanno sempre sostenuto il percorso di crescita dell’arrampicata ad Arco e le forze dell’ordine che con la loro competenza sportiva hanno sempre supportato le manifestazioni realizzate. «Noi non possiamo solo celebrare il passato – ha affermato Morandini: dobbiamo guardare avanti con l’entusiasmo di quegli “incoscienti” che 33 anni fa hanno dato vita a tutto questo». Andare avanti è il miglior modo di ricordare Albino Marchi e Bepi Filippi, al quale si vorrebbe dedicare la palazzina a Prabi destinata a servizi e a sala stampa.
Le qualificazioni di ieri
Show nipponico, ieri, al Climbing Stadium di Arco, alla prima giornata di gare dei campionati mondiali giovanili di arrampicata sportiva. Tra i migliori 26 delle categorie lead Youth B maschile e femminile e Junior che hanno raggiunto la semifinale a distinguersi con distacco sono stati i giapponesi, davvero superlativi, in particolare con Ryu Nakagawa e Satone Yoshida, mentre fra gli Junior Shuta Tanaka ha completato il quadro del Sol Levante. Ottimo il nostro altoatesino Filip Schenk, quarto assoluto. Qualificato anche Giovanni Placci, 25esimo, mentre tra gli Youth Anselmo Bazzani è giunto 18esimo, Federica Papetti 20esima e Viola Battistella 25esima. Oggi in gara Youth A e Junior donne dalle ore 10 alle ore 15.30.
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