Anterselva, antipasto olimpico 

Dal 12 al 23 febbraio i Mondiali di biathlon. In vista della sesta rassegna iridata nella vallata altoatesina i riflettori sono già tutti sulla attesissima padrona di casa Dorothea Wierer e sugli altri campioni altoatesini. Per gli organizzatori primo esame in vista dei Giochi invernali 2026


MARCO MARANGONI


Bolzano. Lassù, in mezzo alle montagne innevate, in un luogo tra il magico e il surreale, quasi come se fosse una cartolina d’antan, c’è un luogo mito per uno sport che fa vivere forti emozioni, ravviva le passioni e regala epiche imprese sportive. Anterselva unito al biathlon è un mix esplosivo, un mix che lo proietta ai vertici della graduatoria dei più importanti eventi sportivi degli sport invernali. Dal 12 al 23 febbraio, in occasione del campionato mondiale numero 55 della storia, le presenze totali sugli spalti dell’Arena Alto Adige e lungo gli spettacolari percorsi di gara potrebbero superare le 150 mila unità. Una cifra che già alla vigilia è un record. Seguendo il motto «il biathlon è la nostra passione», nella vallata altoatesina, una laterale della Val Pusteria, il biathlon è religione da quasi mezzo secolo. Una storia lunga 49 anni perché era il 1971 quando ai piedi del passo Stalle si svolse la prima gara internazionale.

I partecipanti, allora, indossavano quel caratteristico berrettino a punta, un must per chi andava con gli sci stretti. Adesso tutto è cambiato, il biathlon è spettacolo e i suoi attori indossano berrettini di nuova generazione o quel fascione carico di loghi e loghetti degli sponsor. È cambiata anche Anterselva. È cambiata dalle tribune al poligono per non parlare di sala stampa da oltre 300 posti e tutta la logistica. Tutto cambia ma il fascino di “Antholz” – così è conosciuto nel mondo di chi scia e spara – è rimasto intatto. Il grande evento iridato che ad Anterselva farà tappa per la sesta volta dopo le edizioni del 1975, 1976, 1983, 1995 e 2007, è stato presentato ieri nella Serra del Parkhotel Laurin di Bolzano. Nessun atleta, impegnati negli allenamenti di preparazione, ma una presenza della logistica e dell’evento nel suo complesso.

Gli elogi di Kompatscher

A battezzare il Mondiale, ieri alla presentazione dell’Hotel Laurin, è stato il governatore altoatesino Arno Kompatscher che ha sottolineato la «leadership di Anterselva sullo scacchiere mondiale nonché finestra nell’Alto Adige sul mondo» e ha tenuto ricordare che «questa sarà la prova generale in vista di un altro grande evento, le Olimpiadi del 2026». Kompatscher ha aggiunto che «l’Alto Adige continuerà a rimanere una regione capace di organizzare numerosi eventi internazionali e a creare campioni di assoluto valore».

Doro e i suoi fratelli

C’è grande attesa per i colori azzurri su questo Mondiale casalingo. L’Italia, soprattutto in campo femminile, è una delle nazioni big del panorama mondiale. L’atleta di punta, l’atleta traino del movimento azzurro e testimonial di questo sport nel globo, è Dorothea Wierer. Doro dai capelli scuri, dagli occhi color ghiaccio, dal look colorato, sarà la Regina, Königin o Zarina – dipende dall’idioma – di questi intensi dieci giorni. Tutte le attenzioni saranno su Dorothea. Lei, oltre ad essere originaria proprio di Rasun, è la detentrice della sfera di cristallo, è la campionessa mondiale della spettacolare mass start, è la numero due in Coppa (ogni gara del Mondiale assegnerà punti valevoli per la Coppa). Insomma, Doro è tutto.

Ambizioni di medaglia anche per Elisa Vittozzi e per la nutrita pattuglia di altoatesini, da Dominik Windisch a Lukas Hofer, da Federica Sanfilippo ad Alexia Runggaldier passando per Irene Lardschneider.

È tutto pronto

«Siamo pronti per questo grandissimo evento, siamo intervenuti sulle nostre strutture ed ora abbiamo veramente uno stadio funzionale e moderno», ha detto Lorenz Leitgeb, presidente del comitato organizzatore che ha sottolineato l’ottima funzionalità dell’Arena Alto Adige definendola «tra le migliori strutture dedicate al biathlon nel mondo».

In occasione dell’evento iridato le Poste Italiane stamperanno 500mila francobolli dedicati.

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