le tappe 

Alpe Cermis, S. Pellegrino e gran finale a passo Pordoi 

TRENTO. Tappe spettacolari ed avvincenti in Fiemme e Fassa. “La Sportiva Epic Ski Tour” presenta un prologo venerdì 9 marzo, il più semplice dei percorsi con linea di partenza al la cabinovia di...



TRENTO. Tappe spettacolari ed avvincenti in Fiemme e Fassa. “La Sportiva Epic Ski Tour” presenta un prologo venerdì 9 marzo, il più semplice dei percorsi con linea di partenza al la cabinovia di fondovalle dell’Alpe Cermis. Una stradina forestale darà il là alla contesa e al trittico di sfide fino a raggiungere la località Doss dei Laresi, avviluppandosi lungo tornati di 350 metri di dislivello fino al cambio pelli. La discesa sarà illuminata dalle piste “olimpiche” del Cermis, con un ultimo cambio pelli poco prima dell’arrivo a completare 9.5 km e 750 metri di dislivello. La tappa è curata da Massimo “Macha” Dondio. Direttamente da Thomas Zanoner le parole sulla seconda tappa di sabato al San Pellegrino: «Partenza davanti alla stazione del Col Margherita, dopodiché si va a prendere la strada forestale che porta al Col de le Palue e in località Palue si devia a sinistra lungo un pendio più ripido. Da qui si sale ancora fino ad arrivare alla cima Lastè Pradazzo fino a 2580 metri e 700 metri di dislivello per 4.6 km. Poi cambio assetto e prima discesa fino a località Laresei. Si rimettono le pelli e si sale per la seconda salita di circa 1 km per un dislivello di 50 metri, praticamente un falsopiano, arrivando fino all’imbocco delle Caviette prima dell’altro cambio pelli e discesa lungo la pista. In prossimità dell’arrivo si scende fino all’ultimo cambio pelli, con un’ultima salita di 300 metri e 20 metri di dislivello tornando alla partenza del Col Margherita, portando a termine 10 km e 760 metri di dislivello».

Ultima ma non ultima la tappa domenicale a Passo Pordoi, un finale spumeggiante allestito da Oswald Santin. Subito salita sulla Forcella, 620 metri di dislivello abbastanza impegnativi da affrontare, con un avvicinamento alla vetta sempre più tecnico. Ma una volta giunti in cima il ‘prezzo del biglietto’ verrà ripagato dalla vista sulle Dolomiti. Dalla cima alla discesa verso la Val Lasties, uno dei fuoripista più conosciuti in materia scialpinistica.













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