Alense al palo e c’è pure il “caso Gelmetti”
Situazione sempre più difficile e il tecnico che ha preso il posto di Bandera non è in regola con il tesseramento
TRENTO. La "scossa", per ora, non è arrivata. Il cambio della guardia sulla panchina dell'Alense non ha portato i risultati che la dirigenza biancazzurra auspicava: il bilancio del neoallenatore Guerrino Gelmetti, che giovedì scorso ha preso il posto di Mauro Bandera, è deficitario, visto il pareggio conquistato a San Martino e la sconfitta interna patita contro l'Arco. Contro due dirette rivali nella corsa salvezza la compagine lagarina ha realizzato appena un punto e la situazione in classifica resta "pesantissima". E, particolare che non è certamente sfuggito agli osservatori più attenti, in occasione delle due recenti sfide Gelmetti non era seduto in panchina e ha assistito ai match dalla tribuna.. A dirigere la squadra da bordo campo ci ha pensato Paolo Fiorini, storico tecnico e dirigente dell'Alense, che ha fatto le veci dell'allenatore veronese. Il motivo dell' "esilio forzato" di Gelmetti? Nessuna squalifica arretrata, ci mancherebbe, ma semplicemente l'allenatore veronese, che in carriera ha guidato, tra le altre, Ambrosiana, Caprino, Fumanese e Rivoli, non era in regola con tesseramento presso il Settore Tecnico, non avendo svolto gli "aggiornamenti" obbligatori previsti dalla normativa dal 2011 ad oggi. Il neotecnico dell'Alense si è messo immediatamente al lavoro e, sfruttando la tecnologia (i corsi sono frequentabili anche on line), ha provveduto a mettersi "in regola".
Gelmetti potrebbe fare il proprio esordio domenica nella fondamentale sfida contro il Valle Aurina, ma non è da escludere che tutto slitti alla prossima settimana e, dunque, l'allenatore veronese potrebbe essere costretto ad assistere nuovamente dalla tribuna ad un'altra sfida salvezza che ha già (quasi) il sapore dell'ultima spiaggia per l'Alense. E Bandera? È sereno e non è certamente "stufo", come testimonia la sua presenza sugli spalti del "Briamasco" mercoledì sera in occasione del match tra Trento e Appiano. Ad Ala la situazione è assolutamente complicata, mentre il volto felice del turno infrasettimanale è quello dell'Arco che, grazie ai gol di Cicuttini ed El Bouazzaoui, ha espugnato proprio il "Mutinelli". Il cammino della squara di Scremin è stato sin qui eccellente, come testimoniano i 12 punti in classifica: la formazione gialloblù esprime un bel calcio (ma non è una novità: anche il Promozione l'Arco si era fatto apprezzare per la qualità della manovra) e, soprattutto, incassa pochissimi gol, visto che la retroguardia arcense è la meno battuta del torneo al pari di quella del Trento, con appena cinque reti al passivo. Cicuttini segna che è un piacere, El Bouazzaoui e Trainotti sono due piacevolissime soprese, ma alle spalle c'è una difesa "blindatissima", guidata dal portiere Bonomi, ex Dro, e dall'esperto Andrea Adami che, dopo essersi tolto tante soddisfazioni anche nella categoria superiore (vedi la salvezza conquistata qualche anno fa a Dro), detta tempi e modi ai giovani compagni di reparto.
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