95 anni d’attività tra storiche gare e grandi campioni
È uno dei sodalizi più longevi d’Italia. Fondato nel lontano 1925 allo stadio Briamasco, organizzò la mitica Trento-Bondone che tenne a battesimo Agostini e annoverò campioni quali Ferri e Strenghetto
TRENTO. Fondato nel 1925, il Moto Club Trento ha fatto la storia delle due ruote nel capoluogo trentino ed è una tra le società sportive italiane con più anni di attività ininterrotta alle spalle, avendo appena spento 95 candeline lo scorso 30 aprile. 95 anni portati benissimo, visti gli attuali 160 soci del club che ha casa in Corso 3 Novembre.
Nel ’25 a Palazzo Tabarelli
A contraddistinguere il Moto Club Trento, da sempre, è la passione per le due ruote, un amore che portò un gruppo di appassionati a fondare il club a metà degli anni ’20, con sede in una saletta all’interno del fu ristorante “Antico Pavone”, nello storico palazzo Tabarelli di Via Oss Mazzurana. Sono passati ben 95 anni da quel momento, ma la grandissima passione per le moto è sempre rimasta, dai tempi del primo presidente Giuseppe Grandi fino al presente, guidato da Bruno Garzetti, “veterano” delle due ruote in carica fin dal 1986. Nel mezzo l’organizzazione di un numero altissimo di gare, così come numerosi sono i campioni italiani tra i membri del club. Come non ricordare la mitica Trento-Bondone motociclistica, organizzata fin dal 1925 dal Moto Club Trento, che ha visto gareggiare nel corso degli anni piloti leggendari come Giacomo Agostini, che esordì nella salita nostrana nel 1961, classificandosi secondo, per poi vincere la sua prima gara, nell’anno successivo, stabilendo un record con la sua Morini 175 cc che rimase imbattuto per ben 11 anni. Indimenticabili anche le gare di corso Buonarroti, che negli anni ’50 trasformavano il quartiere di Cristo Re in un circuito di gara dove i piloti si davano battaglia in sella alle proprie motociclette. Queste solo alcune delle storiche competizioni ideate ed organizzate dal Moto Club Trento, a cui si aggiungono altre gare ormai quasi dimenticate come la Trento-Ponte Alto oppure la Trento-Vigolo Vattaro.
Da ricordare, chiaramente, anche l’organizzazione della “benedizione delle moto”, manifestazione nata nel 1999 nel cortile della chiesa di San Lorenzo e cresciuta esponenzialmente da allora, richiamando annualmente in piazza Fiera migliaia e migliaia di persone da tutto il Triveneto. Il Moto Club Trento si è anche spesso distinto per le attività extrasportive, come il concorso artistico per gli studenti del liceo Vittoria organizzato in occasione del 90esimo anniversario dalla fondazione, oppure l’iniziativa “Motorino sicuro” svolta con i ragazzi delle scuole medie.
Una galleria di campioni
Tanti i piloti di successo passati tra le fila del club, come il mitico Romolo Ferri oppure l’indimenticato Iolao Strenghetto, fenomeno del motociclismo italiano a cavallo tra gli anni ’50 e ‘60 scomparso solo poche settimane fa. È una lista corposa quella dei campioni italiani nelle proprie specialità del Moto Club Trento, che oltre a Strenghetto (1958) include Biagio Nocchi (1935), Giorgio Endrizzi (1972), Roberto Bosetti (1976), Gianni Tabarelli De Fatis (1981), Roberto Tabarelli Defatis (1983), Piero Sembenini (1984), Nicolò Bentivoglio (2013-2014) ed infine Alessandro Baldessari. È proprio quest’ultimo ad essere l’attuale protagonista, a livello competitivo, del club motociclistico del capoluogo, essendo campione in carica da 3 anni in velocità in salita nel gruppo 5 classe TT 250cc delle moto d’epoca.
Con il centenario non troppo distante, tra i piani del club del presidente Bruno Garzetti c’è quello di riportare in auge il vecchio “Rally dei castelli del Trentino”, una manifestazione con 12 edizioni all’attivo prima degli anni 2000, che il Moto Club Trento spera di poter organizzare nuovamente, magari in occasione del suo centesimo compleanno.
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