È un Melandri Dolomitico 

Mountain bike. Il campione di motociclismo, rendenese d’adozione, è stato l’apripista d’eccezione della terza tappa del circuito Trentino MTB, vinta dal brentegano Righettini e dalla Peretti. In cinquecento alla partenza > Alle pagine 36 e 37



A una settimana dall’urlo di gioia degli organizzatori fiemmesi e pinetani, riuniti allo stadio “Dal Ben” di Predazzo a sentire Thomas Bach pronunciare le fatidiche parole «Milano Cortina», dopo tanti bei discorsi ci è rimasto in mente quello fatto dall’olimpionico Franco Nones. «Dico ai trentini di mettersi subito a lavorare, per non farsi “scippare” i Giochi: la mappa degli impianti, da qui alle Olimpiadi, può cambiare». Nei giorni scorsi le prime avvisaglie, specie in riferimento ad uno degli anelli più deboli della formidabile “catena” messa assieme dall’abilissimo Malagò: il nuovo impianto del pattinaggio velocità di Baselga di Pinè, investimento insostenibile se non verrà riempito di contenuti. Gli “scippatori” sono dietro l’angolo.

Il secondo auspicio è che siano realistici i progetti del governatore Maurizio Fugatti che, in vista dei Giochi anche trentini - a proposito, lo vogliamo cambiare/integrare il nome? -, ha parlato di elettrificazione della ferrovia della Valsugana e della creazione del Ring dolomitico del trasporto su rotaia. Sarebbe il modo migliore per rendere sostenibili i Giochi anche da un punto vista ambientale, in un territorio che - dopo la tempesta Vaia - porta i segni dei cambiamenti climatici.

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