Manifestazione per il punto nascite «Contrario, ma non posso vietarla»
TRENTO. Domenica alla 45esima Marcialonga di Fiemme e Fassa ci sarà anche il gruppo “Giù le mani dall’ospedale di Fiemme”. Striscioni e volantini al traguardo, per sensibilizzare l’opinione pubblica...
TRENTO. Domenica alla 45esima Marcialonga di Fiemme e Fassa ci sarà anche il gruppo “Giù le mani dall’ospedale di Fiemme”. Striscioni e volantini al traguardo, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità della riapertura del punto nascite di Cavalese. «Siamo presenti a questa Marcialonga – hanno scritto gli aderenti sulla loro pagina Facebook – per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dei Punti Nascita in Trentino. Il nostro Punto Nascita di Cavalese è stato chiuso. Le nostre famiglie sono state private di servizi essenziali, presenti sul nostro territorio da moltissimi anni. Oggi, in occasione di questa grande manifestazione, vogliamo fare un raffronto tra le oggettive difficoltà nel raggiungere un traguardo a livello sportivo e il raggiungere una meta per dare alla luce un figlio. Stessa distanza ma condizioni fortemente differenti… Marcialonga: 70 km. Ma 70 km anche per noi mamme. 70 km per darlo alla luce. Riapriteci il punto nascita di Cavalese!».
Ieri, alla presentazione della granfondo, gli organizzatori non hanno nascosto la loro contrarietà all’iniziativa. «Non sono preoccupato – dice il presidente di Marcialonga, Angelo Corradini – Ho incontrato i rappresentanti di questo presunto comitato e mi hanno garantito che sarà una dimostrazione moderata. Hanno chiesto l’autorizzazione al Commissariato del governo. Io non la condivido, ma non posso certo vietarla. Da parte nostra, ci siamo semplicemente impegnati affinché tutto si svolga con la massima moderazione».
Contrario e profondamente deluso per la volontà del gruppo di protestare alla Marcialonga il consigliere provinciale dell’Upt, Piero De Godenz. «Purtroppo, ormai c’è quest’abitudine di far parlare la “pancia – dice – E questo sebbene la valle si sia mossa in tutte le sue componenti amministrative per la soluzione di questo problema. Abbiamo fatto davvero tutto quello che era necessario per la riapertura del punto nascite, se il risultato arriverà sarà per il merito di tutti. Io questo modo di protestare non lo capisco. Sono contrario a questa dimostrazione perché sono convinto che non si otterrà nessun risultato, anzi, si rischia di compromettere quanto di buono è stato fatto da tutta la valle».
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