Salute

L'altra faccia della pandemia: aumentano i disurbi mentali

Le donne e i giovani i più colpiti dalla psicopandemia: l'isolamento forzato dalla vita sociale imposto dal e le difficoltà economiche sono le principali cause



TRENTO. Si consolida come sempre più allarmante la percezione di un'impennata dei fenomeni di disturbo mentale più o meno gravi registrata in Italia come in altri Paesi nel corso dell'ultimo anno - a causa essenzialmente delle conseguenze dell'emergenza Covid - soprattutto tra i più giovani: una vera e propria "pandemia psichiatrica", come è stata definita da alcuni esperti.

Secondo uno studio condotto da Angelo Azzurro Onlus, associazione impegnata da anni in progetti di assistenza e sensibilizzazione ad hoc, sono due le cause principali di questa tendenza: l'isolamento forzato dalla vita sociale imposto da lockdown e cautele varie e le difficoltà economiche.

"Giovani, donne, disoccupati, ma anche una parte non trascurabile di lavoratori costretti a svolgere la propria attività in modalità smart working, sono le categorie che hanno accusato i disturbi psichiatrici più rilevanti", spiega la psichiatra Stefania Calapai, presidente e anima dell'ong romana, che negli ultimi mesi ha fornito consulenze online gratuite alle famiglie in difficoltà.

Oltre alla depressione, ai disturbi alimentari e del sonno, lo studio ha rivelato un netto aumento dei disturbi legati alle attività cognitive, come quelli dell'attenzione e della memoria, con scarsa capacità di concentrazione.

Soprattutto tra i ragazzi adolescenti, che hanno fatto registrare una crescita di tentati suicidi e gravi fenomeni di autolesionismo, confermati anche dai dati dell'ospedale Bambino Gesù di Roma.

La "psicopandemia" ha altresì messo in evidenza forti diseguaglianze di genere: in tutto il mondo sembrano infatti essere proprio le donne ad aver subito l'impatto più duro di questa profonda crisi sanitaria e socio-economica.

Più penalizzate rispetto agli uomini poiché costrette a dividersi tra lavoro da casa e cura dei figli, molto spesso senza alcun tipo di sostegno.









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