Rovereto

Incendio al rifugio Monte Zugna, grossi danni al tetto. Cinquanta vigili del fuoco impegnati nella notte

Le fiamme, ieri sera, nella nota struttura di proprietà del Comune di Rovereto da poco rinnovata, a quota 1.600 metri. A  dare l'allarme il gestore Thomas Simoncelli. Le operazioni si sono concluse all'1.30



ROVERETO - Grave incendio, ieri sera 14 novembre, al rifugio Monte Zugna: un grande spiegamento di forze dei vigili del fuoco ha scongiurato il peggio, ma il tetto della nota struttura - da poco rinnovata -  ha subito danni pesanti.

Distrutta una parte della copertura, ma fortunatamente dovrebbe trattarsi di un danno che sembra riparabile in breve tempo, in modo da consentire già nei prossimi giorni la riapertura del rifugio, sulla base delle verifiche tecniche in corso.

Il "Monte Zugna", a quota 1.600, è di proprietà del Comune e, dopo un lungo periodo di chiusura e una serie di lavori, da qualche mese ha riaperto ed è gestito dal roveretano Thomas Simoncelli, che ieri sera ha lanciato l'allarme.

Secondo una prima ipotesi l'incendio sarebbe partito da una canna fumaria.

L'intervento massiccio di una cinquantina di vigili del fuoco volontari, appartenenti ai corpi di Rovereto, Mori, Vallarsa, Volano, Trambileno, Isera, ai quali questa mattina si sono aggiunti i colleghi di Besenello e di Villa Lagarina, oltre alla prima partenza del corpo permanente di stanza a Rovereto, ha permesso di salvare l'interno della struttura.

Le operazioni di spegnimento - comunica la Federazione dei Corpi Vigili del Fuoco Volontari - si sono concluse attorno all'1:30 di notte. A coordinare il lavoro dei vigili del fuoco volontari, il viceispettore dell'unione distrettuale della Vallagarina, Massimo Ticò, e il comandante del corpo di Rovereto, Michele Simonini. Sono in corso le operazioni di bonifica.













Scuola & Ricerca

In primo piano

violenza

La denuncia: «Aumento vertiginoso dei post contro le donne»

Unterberger: «Contrastare ogni forma di diffusione dell'odio». La senatrice aveva presentato una proposta di legge per introdurre il reato di odio e di istigazione alla violenza per motivi di genere, con una pena aumentata nei casi in cui il fatto è commesso tramite dispositivi telematici