Scuola, scadono i contratti: studenti trentini agli esami senza i docenti
Lo denuncia Flc Cgil: in Trentino incarichi con “contratti Covid” (in sostituzione del personale no vax) terminano 10 giugno
IN ALTO ADIGE: Supplenti dei no vax confermati per gli scrutini (e avranno lo stipendio in estate)
TRENTO. In Trentino molti studenti potrebbero dover affrontare le fasi finali dell'anno scolastico senza il supporto dei docenti e degli assistenti educatori che li hanno accompagnati in questi mesi perché i contratti di lavoro terminano il 10 giugno.
A denunciarlo è la Flc Cgil dopo aver raccolto la preoccupazione delle famiglie. "Per risolvere il problema in via definitiva basterebbe stanziare poche risorse aggiuntive e prolungare i contratti di queste figure professionali", sostiene in una nota la segretaria provinciale, Cinzia Mazzacca.
I docenti che hanno lavorato con i "contratti Covid” - cioè assunti nella fase dell'emergenza pandemica - hanno ottenuto una proroga, dall'inizio delle lezioni fino al termine, ma non comprensiva di scrutini ed esami. Analogamente gli assistenti educatori assunti a tempo determinato - più di un terzo del totale - concludo il loro incarico il 10 giugno.
L'amministrazione - segnala il sindacato - affronta il singolo problema, quando viene segnalato, piuttosto che dare una risposta definitiva e organica.
"Nel nostro "innovativo Trentino" il supporto dell'assistente educatore, anche in sede di esame, dovrebbe essere una prassi consolidata. Così purtroppo non è e a farne le spese sono come sempre gli studenti più fragili", prosegue Mazzacca.
"Chiediamo con forza che l'amministrazione e l'assessore all'Istruzione della nostra Provincia consentano a tutti gli studenti e alle loro famiglie di poter contare, in maniera sistematica, in un momento così importante come la fine dell'anno scolastico e l'esame di stato, sulle figure professionali che hanno dato nell'anno scolastico agli studenti tutta l'attenzione possibile, che hanno saputo creare una relazione positiva e propositiva indispensabile per ottenere un riconoscimento reciproco e per consentire loro di concludere serenamente e proficuamente il percorso scolastico", conclude Mazzacca.