istruzione

Scuola dell’infanzia, sindacati contro gli undici mesi: «Le insegnanti trentine migreranno verso la primaria»

Flc, Cisl Scuola e Satos: «Finalità elettorali e non pedagogiche. Diritti dei lavoratori calpestati»



TRENTO. "L'iniziava della Giunta provinciale di Trento con la quale a partire dall'anno scolastico 2023/24 s'intende rendere strutturale il calendario di undici mesi per la scuola dell'infanzia con il cosiddetto 'mese aggiuntivo' nel periodo estivo, amplia il divario tra scuola dell'infanzia e il resto della scuola trentina". Lo affermano, in una nota congiunta, i segretari di Flc Cgil, Cisl Scuola e Satos del Trentino, Raffaele Meo, Monica Bolognani e Ennio Montefusco, rilevando "finalità meramente elettorali e non pedagogiche" e paventando un passaggio delle insegnanti alla scuola primaria.

"Riteniamo che un'iniziativa di questa portata debba poggiare su solide basi pedagogiche, che tengano conto delle esigenze dei bambini con un'attenzione particolare ai bambini con bisogni educavi speciali", scrivono i sindacati, parlando di diritti dei lavoratori "calpestati".

"Se è vero che per genitori e famiglie poter contare su un servizio prezioso come la scuola dell’infanzia anche nel mese di luglio può rappresentare un aiuto, è altrettanto vero che le adesioni non sono affatto uniformi sul territorio; dove sono scarse si procede all’accorpamento di bambini di diverse scuole in una unica per rendere sostenibile il sistema, a scapito della continuità didattica e delle relazioni. Va quindi riconsiderata l’offerta estiva proposta dal terzo settore – molto gradita dai bambini perché focalizzata sul gioco e l’esplorazione del territorio – che dava una copertura anche nel mese di agosto, sulla quale si potrebbe intervenire con incentivi economici per sgravare le famiglie dai costi d’iscrizione”.

“Non dimentichiamo che l’esigenza dell’undicesimo mese, nel luglio 2020, nacque in piena pandemia. Tutto il personale delle scuole dell’infanzia si assunse la responsabilità perché sentiva che in quel momento era giusto farlo, e così è stato nel 2021 e persino nel 2022. Pur non comprendendo il protrarsi di una misura nata come “straordinaria” calpestando di fatto pensieri e diritti, tutti hanno sempre svolto il loro lavoro con dedizione. Che ora l’assessore voglia tradurre quella misura emergenziale in una “innovazione”, per Flc Cgil, Cisl Scuola e Satos, e soprattutto per le insegnanti, le operatrici d'appoggio e i cuochi è inaccettabile.

Flc Cgil, Cisl Scuola e Satos ricordano infine che i mesi estivi sono solitamente dedicati allo svolgimento della manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole, per mantenerle efficienti e sicure; a oggi ci sono scuole che avrebbero necessità di interventi urgenti che, nella migliore delle ipotesi, saranno effettuati a settembre rendendo alcune zone inaccessibili ai bambini fino al termine dei lavori.













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