L’INTERVENTO

Scuola, Coppola: no all’apertura delle scuole dell’infanzia in luglio

La Provincia con un questionario ha chiesto alle famiglie se siano favorevoli all’estensione ad un costo di 50 euro. La consigliera: “La scuola non è un servizio assistenziale, sarebbe un abuso nei confronti delle maestre e dei bambini che in quel tempo hanno diritto di fare altro” (foto Pat)



TRENTO. La consigliera provinciale Lucia Coppola dice no all'apertura delle scuole dell'infanzia del Trentino a luglio e sì al sostegno alle cooperative e associazioni "che da anni lavorano per il benessere e la custodia dei bambini nelle pause estive".

La Provincia ha infatti inviato alle famiglie un questionario per chiedere se siano interessate alla frequenza del servizio di scuola dell'infanzia esteso anche nel mese di luglio 2021, comprensivo del servizio di trasporto, se già attivato nel corso dell'anno scolastico, con il pagamento di una quota forfettaria indicativamente di 50 euro.

Prima di questa iniziativa – rammenta Coppola – è stata avviata una raccolta firme tra gli insegnanti contro l'ipotesi di apertura delle scuole dell’infanzia a luglio, che in soli tre giorni ha raccolto circa 1400 adesioni. 

"La scuola dell'infanzia - scrive Coppola in un'interrogazione - è il primo gradino dell'ordinamento scolastico, è aperta dall'1 settembre al 30 giugno e durante l'estate le cooperative e le associazioni hanno messo in campo, già da anni, centri estivi presso le strutture scolastiche, avendo un compito più ricreativo che formativo, quello che invece caratterizza la scuola dell'infanzia".

"Durante i mesi di luglio e agosto - aggiunge - le strutture scolastiche sono soggette anche a interventi approfonditi di pulizia, sanificazione e manutenzione da parte dei Comuni, interventi necessari per l'uso durante i mesi di apertura delle scuole". Insomma, la scuola per l'infanzia è un luogo legato all'istruzione, all'educazione, alla formazione. Non è un caso che si chiami "scuola"! E' un luogo di programmazione, aggiornamento, incontri interdisciplinari, progetti con la scuola primaria di collegamento. Non è un servizio assistenziale, non si occupa di conciliazione e l'apertura a luglio sarebbe un abuso nei confronti delle maestre e anche dei bambini che in quel tempo hanno diritto di fare altro. Inoltre credo proprio che non si debba risparmiare sui diritti dei bambini e anche dei lavoratori scolastici che in questo anno tragico di pandemia hanno dato il massimo, con grande impegno e sacrificio".

La consigliera Coppola interroga il presidente della Provincia di Trento per sapere: se ritenga di sostenere e far proprio il concetto giuridicamente e contrattualmente acquisito che la scuola per l'infanzia è una istituzione scolastica a tutti gli effetti, che si occupa di formazione ed educazione e non certo un servizio di conciliazione; per quale ragione non si intenda valorizzare e implementare l'importante e competente lavoro di tante cooperative e associazioni che ogni estate si occupano dei bambini con modalità organizzative adatte al tempo libero, alla custodia e allo svago estivo; la motivazione per la quale si sceglie di non sostenere con opportuni contributi il lavoro di coloro che ormai da anni si occupano della custodia e del benessere dei bambini durante la pausa estiva, alleggerendo conseguentemente le famiglie; perché piuttosto che caricare le scuole per l'infanzia di un ulteriore onere, che non gli compete, considerato che anche nelle ultime due settimane hanno lavorato in presenza, non si intervenga per moltiplicare sul territorio provinciale l'esperienza delle cooperative, creando opportunità lavorative per tanti giovani competenti e dando risposte adeguate alle famiglie.













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