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Bullismo, in Trentino studenti a lezione di autodifesa

L’iniziativa promossa da Coni, Fijlkam e dipartimento dell’istruzione: «Le scuole sono il  miglior partner nella lotta alla violenza fisica e psicologica»



TRENTO. Studenti a lezione di autodifesa contro il bullismo, in Trentino, dove è stato attivato il progetto Autodifesa a scuola, rivolto alle ragazze e ai ragazzi degli istituti secondari di primo e secondo grado.

È promosso da Coni, Fijlkam (Federazione italiana judo, lotta, karate, arti marziali) in collaborazione con il Dipartimento della conoscenza della Provincia autonoma di Trento.

Il Metodo globale di autodifesa approda quindi nelle scuole trentine. Scopo del progetto è fornire agli studenti - secondo le caratteristiche di ciascuno - la conoscenza di se stessi, del vivere ed appartenere alla comunità, del fair play, di saper individuare la violenza e quindi su come evitarla e prevenirla, accrescendo autostima e sicurezza.

Il percorso proposto alle scuole implica il saper usare e coordinare il proprio corpo, imparare ad assumere atteggiamenti solidi, equilibrati e controllati che portano ad una crescita psicologica rendendo più sicuri di sé gli individui più miti, spesso vittime di atti di bullismo, e meno aggressivi gli individui violenti, favorendo maggiore consapevolezza della dignità propria e altrui.

«Le scuole sono il miglior partner nella lotta alla violenza fisica e psicologica», ha osservato la presidente del Coni, Paola Mora. «Per raggiungere l'obiettivo di una scuola “bulli-free” è necessario un patto fra scuole, famiglie, studenti e istituzioni, con l'effetto di garantire a tutti un percorso di vita il più possibile sereno», ha aggiunto l'assessore provinciale all'istruzione, Mirko Bisesti.













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