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Soccorso alpino nazionale, Maurizio Dellantonio confermato al vertice

E' il terzo mandato per il 60enne di Moena: «Avanti con formazione e tecnologia». Più di 10 mila interventi all'anno di soccorso in montagna (foto tgr Rai)



TRENTO. Il trentino Maurizio Dellantonio, 60 anni di Moena, continuerà a guidare il Soccorso Alpino e speleologico. E’ il suo terzo mandato: è stato riconfermato oggi, 9 aprile, dal voto dell’Assemblea nazionale.

Dellantonio guida l’organizzazione dal 2015.

Con il presidente sono stati eletti anche i membri della Direzione Nazionale, l’organo di coordinamento e gestione del CNSAS: sono i vicepresidenti Alessandro Molinu (vicario) e Mauro Guiducci (alla guida della componente speleologica) ed i consiglieri Alfonso Ardizzi, Roberto Bolza, Fabio Bristot, Luca Franzese, Pino Giostra, Fabrizio Masella, Corrado Pesci.

 "Avanti per altri tre anni. Per veder crescere ancora il Soccorso Alpino e Speleologico, con l'obiettivo di essere ancora più efficienti nell'aiutare la gente della montagna". Sono le prime parole di Dellantonio, dopo la riconferma all'assemblea nazionale. 

 "Il Soccorso alpino e speleologico è oggi un'organizzazione che supera le 10 mila missioni all'anno - ha dichiarato Dellantonio - Nell'ultimo decennio la nostra realtà ha avuto una crescita davvero importante, accompagnata da una serie di riforme di legge e di riorganizzazioni interne che oggi pongono il nostro Corpo davvero in primo piano nell'ambito della sicurezza in montagna e negli ambienti impervi. Siamo presenti in tutte le Regioni italiane, al fianco dei sistemi sanitari regionali, e collaboriamo attivamente con il governo, il dipartimento di protezione civile, le istituzioni del paese. Abbiamo stretto recenti accordi con numerosi enti dello Stato, che vanno ad integrare gli 'storici' protocolli con lo Stato maggiore della difesa, le forze armate ed il comparto di pubblica sicurezza". 

Per quanto riguarda gli obiettivi, "continueremo a lavorare al progetto di implementazione tecnologica – ha detto Dellantonio – ma anche a rafforzare la formazione dei nostri 7 mila operatori".













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