Settimana bianca, che stangata: per Assoutenti costerà il 10% in più
Pronto uno studio che ha confrontato i prezzi con quelli del 2019. Dai trasporti allo skipass, dagli alberghi alla nuova assicurazione ecco tutte le spese
TRENTO. Dai trasporti allo skipass, dalla ristorazione agli hotel: la classica settimana bianca sulla neve costerà in media il 9,7% in più rispetto al 2019 secondo quanto denuncia Assoutenti in uno studio, che l'Ansa ha visionato in anteprima, sui costi legati alle vacanze sulla neve per capire come le tariffe abbiano subito modifiche dopo lo stop imposto lo scorso anno dal Covid.
I rincari - secondo l'associazione - partono dalla voce “trasporti”: gli italiani devono mettere in conto la stangata sui carburanti, con i prezzi di benzina e gasolio che costano oggi il 24% in più rispetto allo scorso anno. Chi si muove in treno non potrà sfruttare sconti e promozioni sui biglietti in vigore prima della pandemia, mentre chi acquista un biglietto aereo deve mettere in conto tariffe per i voli nazionali aumentate mediamente del +18,9%.
Per i soggiorni in alberghi e strutture ricettive - analizza Assoutenti - si registrano rincari delle tariffe che raggiungono il +15% nelle zone sciistiche a forte vocazione turistica, come confermato dagli stessi albergatori. Soggiornare 7 notti in una struttura esclusiva di Cortina d'Ampezzo può arrivare così a costare 36.428 euro, rivela l'indagine.
Non si salvano nemmeno bar e ristoranti: per mangiare fuori si spenderà in media il 5% in più rispetto al 2019.
C'è poi la nota dolente dello skipass: Assoutenti ha messo a confronto le tariffe in vigore nelle principali località sciistiche nella stagione 2019/2020 con quelle attuali, scoprendo che i rincari in alta stagione raggiungono il +9,3%.
Inoltre c'è una nuova spesa per i consumatori: l'obbligo di copertura assicurativa sulle piste da sci che scatta il prossimo 1 gennaio. Una spesa che - analizza Assoutenti - va dai 2-3 euro della polizza giornaliera ai 50 euro di quella stagionale.
In definitiva trascorrere 7 giorni sulla neve - esclusi i trasporti - costerà secondo Assoutenti il 9,7% in più rispetto al 2019, con una spesa pro capite che si attesta sui 1.203 euro a persona e un rincaro di circa +107 euro a persona. Spesa che sale a 2.988 euro in caso di famiglia con un figlio di età inferiore agli 8 anni. Per un fine settimana sulla neve, la spesa si attesterà sui 440 euro a persona.
«L'andamento dei prezzi e delle tariffe sulla neve - afferma il presidente Furio Truzzi - dimostra come gli operatori abbiano scaricato sui consumatori finali il costo della stagione invernale saltata l'anno scorso a causa del Covid, applicando una serie di rincari che renderanno quest'anno più costoso trascorrere qualche giorno sulla neve. I rincari e le speculazioni da Covid e da prodotti energetici saranno al centro di un dibattito con autorità, politici e istituzioni che si terrà nel corso di Expo Consumatori 4.0 organizzato da Assoutenti dal 15 al 17 dicembre a Roma».
«In un momento così delicato per il turismo italiano - afferma il presidente della commissione parlamentare di inchiesta sui consumatori, Simone Baldelli (FI) - è necessario che gli operatori del settore puntino a contenere gli aumenti di prezzi e tariffe al pubblico, in modo da poter tutelare i consumatori e rilanciare questo comparto strategico che ha già molto sofferto. Da un lato ci sono i rialzi fisiologici dei listini e gli incrementi dovuti ai maggiori costi a carico di impianti e strutture ricettive determinati dal caro dell'energia e dei carburanti, ma dall'altro è necessario mantenersi concorrenziali evitando aggravi che non risultino giustificati da un potenziamento dell'offerta o da un miglioramento del servizio reso all'utenza».