«Piné, se saltano le Olimpiadi, il territorio sia indennizzato»
Lo chiedono Katia Rossato, Claudio Cia e Bruna Dalpalù, del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia: «Rilanciare la zona dal punto di vista turistico e sportivo»
L'APPELLO: Il mondo sportivo: «Spostare i Giochi a Torino sarebbe una grande occasione mancata»
FUGATTI: «Spetta a Trento decidere. Siamo in grado sotto aspetto progettuale e tecnico di fare l'opera»
BASELGA DI PINE'. "Si ritiene di fondamentale importanza, nell’inauspicabile caso in cui si dovesse optare per l’Oval di Torino, che l’Altopiano di Piné riceva un indennizzo che permetta di rilanciare la zona dal punto di vista turistico e sportivo”. Lo scrivono Katia Rossato, Claudio Cia e Bruna Dalpalù, del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia, rammentando che questo pomeriggio, nel corso di un incontro on-line tra il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ed il sindaco di Baselga di Piné Alessandro Santuari, verrà svelato il destino dell’Ice Rink di Baselga di Piné per quanto riguarda lo svolgimento (o meno) delle gare di pattinaggio velocità nel corso delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.
“In questo senso, il confronto con il territorio (in questo senso da intendersi non solo con le Amministrazioni comunali, ma altresì con il Consorzio CoPiné – il quale, all’interno dell’Apt di Trento, si occupa della regia della promozione turistica dell’Altopiano -, gli operatori economici e turistici e le Associazioni sportive operanti in zona) sarà di fondamentale importanza per riuscire a garantire un vero rilancio dell’area valorizzando lo stadio del ghiaccio piccolo e l’area attorno fino alla sponda del lago (salvaguardando lo stato delle acque) e a compensare la disillusione dei cittadini”.
"Nella piena consapevolezza del fatto che la decisione finale, come previsto dallo Statuto della Fondazione Milano Cortina 2026 (soggetto di diritto privato incaricato dell’organizzazione dei Giochi olimpici e paralimpici invernali), circa l’eventuale spostamento della sede della gare di pattinaggio velocità a Torino dovrebbe essere assunta con il voto favorevole di due terzi dei consiglieri di amministrazione a condizione che vi sia il voto favorevole di tutti i sei rappresentanti dei territori (per il Trentino, si parla di Tito Giovannini), l’auspicio è che l’incontro di questo pomeriggio – oltre a fugare definitivamente i dubbi – rappresenti un momento di confronto sincero, dal quale – nell’eventualità si dovesse decidere per il cambio della sede di gara – emerga chiaramente una proposta di compensazione per il territorio dell’Altopiano di Piné”.