Passi dolomitici, gli albergatori altoatesini chiedono pedaggio e numero chiuso
Le Valli Gardena e Badia propongono di contingentare il traffico. Alfreider: «Unire le forze per trattare con i ministeri a Roma»
BOLZANO. Gli albergatori delle Valli Gardena e Badia chiedono un contingentamento del traffico e l'imposizione di un pedaggio sui passi dolomitici. La posizione è stata illustrata dall'assessore provinciale alla mobilità, Daniel Alfreider, nel corso di un incontro promosso dai due presidenti mandamentali dell'Unione albergatori e pubblici esercenti (Hgv), Nils Demetz per la Val Gardena e Michael Costamoling per la Val Badia. Oltre al contingentamento combinato con un pedaggio, viene alla giunta provinciale di non autorizzare eventi organizzati per veicoli o moto sui passi dolomitici.
"Per movimentare la questione e dare un segnale chiaro a Roma, che servono delle condizioni generali per una gestione del traffico sui passi, è importante che entrambe le valli agiscano per la stessa soluzione", sottolinea Demetz.
"Il traffico ha continuato ad aumentare negli ultimi anni. Serve un contingentamento affinché sia di nuovo possibile esplorare i passi dolomitici in sicurezza anche in bicicletta godendosi la natura mozzafiato", spiega Costamoling.
"Accolgo con soddisfazione il fatto che i comuni e gli albergatori della Val Gardena e Val Badia hanno approvato la loro posizione e agiscano di comune intesa. Questo ci fa unire le forze per quando dobbiamo trattare con i ministeri a Roma sui prerequisiti legali per decongestionare il traffico sui passi dolomitici", ha commentato Alfreider.