La storia

«Noi e i droni che aiutano la montagna» 

I fratelli altoatesini Matthias e Moritz Moroder realizzano piccoli velivoli in grado di trasportare merci e completare servizi anche ad alta quota


Stefano Zanotti


ORTISEI. Tutto iniziò nel 2015. I fratelli (classe 1995 e 1992) Matthias e Moritz Moroder di Ortisei si sono laureati alla facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche a Bolzano e hanno concluso gli studi con un corso per programmare una “Start Up”. E nel 2015, appunto, hanno fondato la FlyingBasket, azienda specializzata nello sviluppo di aeromobili a pilotaggio remoto. O, detto in maniera più semplice, droni multicotteri, che trasportano carichi utili nelle aree montane, verso le isole e altri luoghi difficilmente raggiungibili con i mezzi di trasporto tradizionali o dove le condizioni non sono ideali e il meteo cambia improvvisamente. Droni essenziali insomma per servizi come ad esempio la consegna di generi alimentari e altra merce ai rifugi.

Oltre al servizio di trasporto di carichi pesanti, FlyinBasket sviluppa soluzioni per protezione civile, soccorso alpino, stesura di cavi, monitoraggio, analisi multi-sensoriale e altri servizi personalizzati su richiesta, dalla progettazione dei droni, alla loro costruzione, alla manutenzione fino all’effettiva operazione in volo.

I droni per rifornire i rifugi di montagna

Fino a 100 kg di carico nel rispetto dell'ambiente

La sicurezza e la sostenibilità sono gli aspetti prioritari per Matthias e Moritz Moroder. Costantemente vengono migliorate le componenti al fine di ampliare la gamma di servizi e riuscire a volare più lontano. L’azienda collabora, inoltre, con Easa (Agenzia europea per la sicurezza aerea) ed Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) per riuscire a sviluppare soluzioni che rispettino tutte le misure di sicurezza aerea richieste. E questo sembra essere solo l’inizio dell’utilizzo dei droni nella società e nel mondo del lavoro di oggi.

Moritz Moroder, quando e come è nata la vostra idea?

Inizialmente si pensava di sviluppare droni per riprese video e foto, ma ben presto ci siamo resi conto di entrare in un mercato dove erano presenti già tante aziende, quindi abbiamo deciso di tentare di esplorare altri settori, dove non venivano ancora offerti certi servizi di volo. Frequentando molto la montagna sin da piccoli, ci siamo concentrati a cercare un’alternativa al trasporto merci in elicottero. Quindi, mantenendo il concetto di un drone comune, lo abbiamo sviluppato in modo tale da poterne aumentare la capacità e la portata, al momento estesa fino a 100 chilogrammi.

Quali sono i vantaggi di trasportare merce con un drone invece che con un elicottero?

Prima di tutto, l’aspetto ecologico: di fatto un drone viaggia ed emissione zero essendo alimentato con una batteria elettrica e l’inquinamento acustico è notevolmente inferiore. Un altro vantaggio è quello economico: il drone ha costi decisamente inferiori. Pur avendo una portata inferiore, godiamo di un trasporto molto più flessibile e non siamo condizionati dal meteo e infine possiamo raggiungere dei posti che un elicottero non può raggiungere, ad esempio nelle città.

Come vengono alimentati i vostri droni e che autonomia di volo hanno?

L’alimentazione è a batteria, con la possibilità di sostituirla facilmente. L’autonomia di una batteria dipende dal carico, dalle condizioni del vento e dall’altitudine, quindi varia da 15 a 50 minuti di volo.

Aspettative e obiettivi?

Vogliamo diventare dei leader in materia a livello globale. FlyingBasket propone anche corsi di specializzazione per diventare piloti di drone. In seguito al successo ottenuto e alla domanda di prodotti da parte della clientela, anche il team si è evoluto e, nel giro di pochi mesi, ai fratelli Moroder si sono aggiunti una quindicina di collaboratori altamente qualificati, motivati e creativi da Paesi quali Canada, Spagna, Francia, India, Russia, oltre che dall’Italia. I droni e le singole componenti sono stati e vengono accuratamente testati, prima di essere approvati dalle autorità aeronautiche.













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