Ghiacciai, nella Casa Sat inaugurata la mostra “Freeze the future”
Ferrari: «Volevamo portare in fondovalle una cosa molto lontana». Dal 1860 al 2015 persi 90 chilometri quadri di ghiacciaio e di acqua e il 2022 ha visto un arretramento equivalente a dieci volte quello che si vedeva negli anni precedenti (foto Claudio Libera)
TRENTO. Rimarrà aperta fino al 20 giugno la mostra "Freeze the future. Osserva. Rifletti. Agisci", inaugurata nella Casa della Sat assieme all'omonimo progetto - con uscite, conferenze e campagne - in occasione delle iniziative per l'Anno internazionale a tutela dei ghiacciai delle Nazioni Unite.
"Volevamo provare a portare in fondovalle una cosa molto lontana, i ghiacciai, che sono in alta quota", ha spiegato il presidente della Sat Cristian Ferrari. "Il ghiacciaio dell'Adamello nel 2022, l'anno peggiore dell'ultimo secolo, ha perso qualcosa come 14 milioni di metri cubi d'acqua. La giornata più calda della terra è stata il 4 luglio 2023, che ha battuto il record del 3 luglio dell'anno prima. In due anni abbiamo battuto due record di caldo. E i ghiacciai, che sono sentinella dei cambiamenti climatici, questa cosa la sentono".
Dal 1860 al 2015, ha aggiunto Ferrari, "abbiamo perso 90 chilometri quadri di ghiacciaio e di acqua. Ma dal 2015 in poi ne abbiamo persi ancora". "Il 2022 ha visto un arretramento dei ghiacciai equivalente a dieci volte quello che si vedeva negli anni precedenti. Nel 2023 è stato di sette, otto volte quello che si vedeva negli anni precedenti", ha spiegato il presidente della Sat.
Tra le iniziative di "Freeze the future", oltre alla mostra, ci saranno una campagna digitale, alcune uscite tematiche, "Freeze the future Lab", un laboratorio dedicato ai giovani della Sat, e il convegno scientifico e divulgativo "Freeze the future". C.L.