Fondi per la montagna, gli Appennini contro Trento e Bolzano: “Metà dei soldi a loro per lo sci”
La denuncia dell’Unione: “Decreto sostegni bis, 46 milioni su 100 alle Province autonome per i comprensori sciistici, così non va”
TORINO. E’ scontro sui fondi del governo per aiutare le zone turistiche di montagna a ripartire dopo la pandemia. Il presidente dell’Uncem (Unione nazionale comuni comunità enti montani) Marco Bussone denuncia una sperequazione dei finanziamenti a favore delle Province autonome di Trento e Bolzano.
"È importante che vi siano altri 100 milioni di euro nel Decreto Sostegni bis per i Comuni montani, turistici – dice Bussone – si aggiungono ai 700 del DL Sostegni approvato ieri (19 maggio) in conversione dal Senato. Ritengo però che le risorse debbano essere ripartite senza le attuali sperequazioni tra Regioni previste nella tabella scritta nell'articolato. 46 milioni dei 100 disponibili andrebbero solo a Trento e Bolzano. Le sperequazioni tra Alpi e Appennini sono troppo forti e urgenti da correggere", scrive Bussone in una nota.
"Vi sono correttivi da mettere in atto subito per evitare un complicato quadro, con uno sbilanciamento delle risorse sulle due province autonome - aggiunge il presidente Uncem - Inviterei anche a valutare di uscire dalla logica dei comprensori sciistici e individuare risorse - almeno altri 100 milioni - per le attività economiche nei Comuni montani dove non vi sono impianti di risalita ma ugualmente il turismo è andato in crisi per mancanza di flussi, arrivi, presenze. Faremo come Uncem le opportune proposte nelle sedi istituzionali competenti".