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«Caserme delle Viote, non le lasceremo andare in rovina. Porte aperte ai privati»

Sopralluogo dell’assessore Marchiori: «L’obiettivo è individuare un modello che valorizzi questi luoghi senza snaturarne l’identità»



TRENTO. “Le caserme austroungariche delle Viote sul Monte Bondone rappresentano un patrimonio storico-culturale importante per la nostra comunità. Occorre individuare un modello che, tramite delle sinergie virtuose, riesca a recuperare e valorizzare questi luoghi tenendo conto anche della vocazione del territorio. Un edificio chiuso non è un valore, un edificio vissuto può essere una grande risorsa per la comunità”.
Così l’assessore provinciale al patrimonio Simone Marchiori, che nel pomeriggio di ieri, 4 luglio, ha visitato le caserme delle Viote, sul Monte Bondone, accompagnato dal sindaco di Garniga Terme, Valerio Linardi, dalla dirigente del Servizio gestioni patrimoniali e logistica Lucia Burigo, dal dirigente generale Unità di missione strategica patrimonio e trasporti Mauro Groff, da Dody e Nino Nicolussi.

Nel prendere visione degli immobili e degli ambienti interni delle caserme, Marchiori ne ha constatato il buon stato generale di conservazione e sottolineato la necessità di ridare vita a questi luoghi.
“Le strutture sono in larga parte ancora in buono stato ed occorre evitare che cadano in rovina - le sue parole -. In tal senso non credo che l’eventuale apertura al privato debba essere demonizzata a prescindere, anche perché sugli edifici esistono dei vicoli. Esiste poi una destinazione d’uso, siamo in un luogo ricco di storia, ma anche vocato allo sport e immerso nella natura: tenendo conto di tutti questi elementi credo si debba ragionare assieme al sindaco di Garniga Terme e a chi da sempre vive l’alpe di Trento sulle possibili strade da percorrere per valorizzare al meglio questo patrimonio immobiliare pubblico”.

(foto Pat)













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