C’è nebbia in quota: il difficile intervento di soccorso sulla Presanella
La turista aveva problemi al ginocchio ma per recuperarla ci sono volute ore e diverse manovre con l’elisoccorso. Gran lavoro per il soccorso alpino e il pilota
TRENTO. È terminato verso le 14 di oggi, 22 giugno, un intervento sulla Cresta est della Presanella, reso complesso dalla presenza della nebbia.
Un’alpinista del 1994 di Roverbella, in provincia di Mantova, si trovava insieme ad altre due persone a una quota di circa 3.400, 200 metri di dislivello sotto la cima Presanella, quando un problema al ginocchio non le ha consentito di proseguire l’ascesa.
La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 11. Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero ed ha attivato la Stazione di competenza di Vermiglio.
L’elicottero ha raggiunto il rifugio Denza per imbarcare a bordo un soccorritore della Stazione di Vermiglio, che aiutasse l’equipaggio dell’elisoccorso nelle operazioni di recupero dell’infortunata e dei due compagni illesi.
Tuttavia, la nebbia presente in quota non ha permesso di effettuare il recupero. Il Tecnico di Elisoccorso e l’operatore del Soccorso Alpino sono stati fatti sbarcare in cima e sono scesi a piedi fino a raggiungere i tre alpinisti.
Poiché il recupero con l’elicottero non sarebbe stato possibile per il persistere della nebbia, i tre alpinisti sono stati assicurati ed accompagnati fino alla cima. Qui, dopo alcuni tentativi di avvicinamento da parte dell’elicottero, falliti a causa della nebbia, il gruppo è sceso a piedi sulla cresta opposta fino a una quota di circa 2.450 m.s.l.m., vicino a cima Vermiglio.
Grazie a una finestra di bel tempo, l’elicottero ha potuto avvicinarsi e, con due verricelli, recuperare a bordo l’infortunata, i due compagni e i due soccorritori. Mentre i due alpinisti illesi sono stati portati al rifugio Denza, la donna è stata trasferita in elicottero all’ospedale di Cles per accertamenti.