Avio, la Sat guarda al futuro: domani la chiusura del il 126° Congresso
Oggi a Mori la premiazione dei “benemeriti”. «I ragazzi ci hanno chiesto di essere ascoltati e hanno chiesto una Sat che sappia cogliere il cambiamento, aperta al dialogo e alla condivisione intergenerazionale», ha detto la presidente Anna Facchini
AVIO. Si chiuderà domani, domenica 12 novembre, ad Avio, il 126° Congresso della Sat con l’incontro che tirerà le fila di una tre giorni di riflessioni e ragionamenti aventi come tema “Il Futuro della Sat”.
Domani ci sarà la presentazione delle tesi congressuali elaborate dalle risposte di un questionario inviato nei mesi scorsi alla base associativa e ai simpatizzanti del Sodalizio, tra volontà, esigenze, suggerimenti, avvertimenti su ciò che dovrà essere la Sat del futuro, attraverso gli interventi di Fabio Tognotti, Geremia Gios, Michele Corno, Tiziano Cova. La parte istituzionale vedrà la partecipazione dei vertici di Sat, del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti ed il saluto del presidente del Cai, Antonio Montani.
Intanto il Congresso, dopo l’anteprima lo scorso 22 ottobre a Brentonico, ha aperto i tavoli di lavoro ieri sera, venerdì 10, ad Ala con l’incontro “Montagna, Volontariato, Giovani, Futuro” al Teatro Giacomo Sartori. Una serata interamente preparata dai giovani volontari delle Sezioni Sat organizzatrici del Congresso (Ala, Avio, Brentonico, Mori) con la partecipazione della Stazione Ala-Avio del Soccorso Alpino.
L’appuntamento, con la presenza anche dei referenti del Gruppo Giovani del Cai regionale, è stato un momento di racconto e riflessione sul significato del volontariato che scaturisce dal desiderio di condivisione e passione per la montagna; sul ruolo dei giovani per promuovere e accompagnare un ricambio generazionale urgente e indispensabile; con la richiesta di una Sat capace non solo di mettersi in ascolto, ma che sappia cogliere proposte e indicazioni per intraprendere nuove strade.
“Montagna, Volontariato, Giovani, Futuro” sono diventati ambiti di ragionamento, riempiti di significati, attraverso l’individuazione di parole chiave (scritte su un grandi cartelloni) tra le quali: “coinvolgimento”, “formazione”, “esperienze”, “disponibilità”, “ascolto”, “preparazione”. Nel dialogo sono emersi i capisaldi del Sodalizio come l’importanza dei “valori,” dell’”etica”, della “cura”, della “famiglia”, della “solidarietà”, della “coesione”. Tra i timori e gli impegni da perseguire con “fatica”, “impegno”, “forza”, “coesione” anche le parole “responsabilità” e “preoccupazione”.
“Il Futuro – hanno detto i giovani – è anche una nostra responsabilità. Dobbiamo impegnarci affinché chi verrà dopo di noi, non debba vivere con preoccupazione il proprio futuro”. I cartelloni continueranno a girare nelle giornate del Congresso, e saranno a disposizione di tutti affinché diventino un contributo collettivo.
“È stato un esperimento ben riuscito – commenta la presidente di Sat, Anna Facchini – Per la prima volta un congresso Sat ha aperto con la voce dei giovani, a cui abbiamo lasciato la totale organizzazione dell’incontro proprio per metterci in ascolto delle loro esigenze. Siamo partiti dal futuro per guardare al futuro. Abbiamo fortemente voluto questo contributo, il Congresso rappresenta da sempre uno dei momenti più importanti della nostra vita associativa, un’occasione, citando il nostro Statuto, per cementare i vincoli di solidarietà e discutere dei problemi inerenti all’attività sociale. I ragazzi ci hanno chiesto di essere attenti alla loro voce. Hanno chiesto una Sat che sappia cogliere il cambiamento, aperta al dialogo e alla condivisione intergenerazionale. C’è bisogno del nuovo, ma anche dell’esperienza. Ai ragazzi dico: fatevi sentire, agite. Avete lanciato le vostre richieste ai piani alti, siate forti del vostro ruolo. Una casa senza le fondamenta non sta in piedi e voi siete le fondamenta di Sat”.
Oggi la giornata si è invece aperta ad Ala con la visita guidata al centro storico e al museo del pianoforte. Il pomeriggio il Congresso si sposta a Mori con la “Festa dei soci benemeriti”, ovvero di coloro che hanno tagliato il traguardo dei 50 anni di tesseramento con il Sodalizio, stasera alla 21 si terrà il concerto del Coro Sosat al Teatro Modena.
Domani, domenica 12 in piazza Vittorio Emanuele II ad Avio alle 9, prima del Congresso, ci sarà la tradizionale sfilata con la banda di Ala, poi la chiusura con la sessione finale presso il Teatro Parrocchiale dalle 9.30. “Un’opportunità unica - dice ancora la presidente Facchini - per condividere idee, progetti e visioni tra soci e non soci guardando insieme alle prossime sfide. Un’occasione aperta a tutti coloro che amano la montagna e non solo, per fermarsi a riflettere su cosa potrebbe succedere alla Sat nei prossimi anni”.