Toscolano, dopo anni di chiusura l'ex sanatorio potrebbe avere un futuro
Per la struttura è arrivata una proposta d’acquisto giudicata congrua. Ma tra gli abitanti locali c’è apprensione sul futuro dell’area
LAGO DI GARDA. 8,8 milioni di euro potrebbe essere la cifra giusta per acquisire l’ex sanatorio che sorge sul lungolago Zanardelli a Toscolano Maderno, sulla sponda bresciana del Lago di Garda.
Per la cifra richiesta come base d’asta il 24 luglio agli uffici competenti della Provincia di Cremona è arrivata una proposta d’acquisto ritenuta congrua.
Si potrebbe così concludere a breve una vicenda iniziata a fine 2014 con la richiesta di 13 milioni e 800mila euro, poi progressivamente ridotti fino agli attuali 8,8 milioni non più ribassati dal 2016, ma annualmente confermati.
Il compendio immobiliare è stato costruito nel primo novecento ed è composto da più moduli (5 piani fuori terra ad uso alberghiero, un edificio ex servizi contumaciali, 2 piani liberi, ex abitazione del custode e locali di servizio) circondati di un grande parco alberato.
L’ex sanatorio ha un ingresso principale sul lungolago e più accessi laterali per una superficie totale di 8630 metri quadrati di cui 1164 coperti.
Il parco che si estende per tutto il lato prospicente il lungolago è ricco di vegetazione tipica tra i quali cipressi, pini marittimi, cedri, ulivi, magnolie e palme e l’intero complesso è vincolato come “bene paesaggistico di importante rilevanza”.
Attualmente il complesso è occupato dalla Fondazione dell’Istituto Ospedaliero di Sospiro che però si è impegnata a lasciare liberi i locali che furono donati dal Consorzio Provinciale antitubercolare di Cremona alla Provincia nel 1980.
Se da una parte la notizia di un possibile recupero dell’area piace ai residenti, dall’altra crea qualche apprensione. L’ipotesi che si possa arrivare all’apertura di una nuova struttura alberghiera appare in contrasto con la realtà turistica del centro gardesano nella quale sono una decina gli hotel in vendita e proprio vicino all’ex sanatorio si trova l’hotel Piamarta ristrutturato, ma chiuso da tempo.
Perplessità anche sull’ipotesi di un residence con appartamenti in vendita che al momento attuale rischierebbero di restare invenduti. Gradita anche per i possibili risvolti occupazionali, la creazione di un hotel di lusso tipo 5 stelle con apertura annuale e non stagionale, decisamente meno lo sarebbe l’apertura di una casa soggiorno per anziani.
La domanda che la gente si fa è quella del perché prima sia stato riqualificato (il progetto non andato a buon fine sarebbe stato quello di una casa soggiorno per persone diversamente abili), poi lasciato andare ed infine messo all’asta. Di certo una struttura con queste caratteristiche è difficilissima gestione.