Sentiero del Ponale sul Garda, la nuova segnaletica per velocizzare gli interventi di soccorso
Il Ponale è il sentiero ciclo-pedonale più conosciuto dell’Alto Garda.Registra ogni anno una media di 500.000 passaggi tra pedoni e biker
RIVA DEL GARDA. Il sentiero del Ponale è stato dotato di una nuova segnaletica che facilita la localizzazione di eventuali persone infortunate lungo il percorso e ottimizza l’intervento delle squadre di soccorso. In questo consiste il progetto promosso dalla Stazione di Riva del Garda del Soccorso Alpino e speleologico, presentato questa mattina (8 giugno), con il coinvolgimento della stazione di Ledro, Trentino Emergenza, i Comuni di Ledro e Riva del Garda, l’Associazione Mondo Ponale e Garda Dolomiti Azienda per il Turismo spa.
Il Ponale è il sentiero ciclo-pedonale più conosciuto dell’Alto Garda. Facile e allo stesso tempo spettacolare per il suo sviluppo a picco sul lago, collega Riva del Garda con la Val di Ledro, registrando ogni anno una media di 500.000 passaggi tra pedoni e biker e, inevitabilmente, anche alcuni incidenti che richiedono l’intervento dei soccorritori.
“La nostra stazione e quella della Val di Ledro sono chiamate di frequente ad intervenire su questo sentiero – sostiene Nicola Casari, capostazione di Riva del Garda del Soccorso Alpino e Speleologico –. Nel tempo, però, è emersa un’importante criticità, ovvero la difficoltà di localizzare con precisione il luogo dell’incidente. Da un lato perché in buona parte di quell’area i sistemi gps o di triangolazione telefonica non riescono ad essere precisi, dall’altro perché lo stesso utente che ha bisogno di soccorso, a volte, non è in grado di dare indicazioni sul tratto di strada in cui si trova”.
“Questo diventa un problema nel momento in cui bisogna inviare sul posto i soccorritori o far arrivare l’ambulanza all’imbocco del sentiero, a Riva del Garda o in Val di Ledro a seconda dei casi. Abbiamo quindi numerato i diversi tunnel presenti lungo il percorso e abbiamo collocato dei segnali con un numero progressivo ogni 100 metri, oltre che dei cartelli con le indicazioni sul numero da chiamare in caso di bisogno, il 112”.
In aggiunta alla segnaletica sul sentiero, è stata predisposta una cartina topografica con le indicazioni dei punti individuati, consegnata ai Tecnici della Centrale Unica di Trentino Emergenza che si occupano di attivare la macchina dei soccorsi una volta arrivata la richiesta di aiuto e alle ambulanze del territorio.
Laura Righi, coordinatrice della postazione Trentino Emergenza dell’Alto Garda e Ledro: “È importante che il soccorso sanitario riesca a raggiungere chi ha bisogno e, per talune problematiche, a farlo nel più breve tempo possibile. Il sistema di cartellonistica (sui tunnel ed etto metrico) aiutano i frequentatori del luogo a dare indicazioni precise alla Centrale Unica d’Emergenza 112 ed i punti, geolocalizzati con precisione, conducono i soccorritori nel luogo dell’evento, percorrendo il tragitto tempisticamente più conveniente”.
A intervenire anche Silvio Rigatti, presidente Garda Dolomiti spa: “Negli ultimi anni il ruolo dell’Apt è notevolmente cambiato: non ci occupiamo più unicamente della promozione territoriale e della costruzione del prodotto turistico, ma anche della gestione outdoor della destinazione in ogni suo aspetto”.
Il progetto si è concluso con un’esercitazione congiunta. Sono state simulate diverse possibili situazioni di soccorso, partendo dalla chiamata da parte di attori/simulanti alla Centrale Unica Emergenza 112, fino all’allertamento e coordinamento delle squadre e lo svolgimento pratico delle operazioni di soccorso. L’impiego di simulanti che allertavano realisticamente i soccorsi sul posto e di operatori, che non erano stati informati sugli scenari che avrebbero dovuto gestire, ha permesso di testare in maniera realistica il nuovo sistema di localizzazione.