Promuovere la Ciclovia usando la figura di Bartali: il Coordinamento per la Tutela del Garda dice «No»
Il Comitato: «Bartali ha percorso la Gardesana storica, non la ciclovia-passerella di Limone o quel disastro che ci aspetta sulle falesie dell’Alto Garda, di cui tanti hanno decantato la bellezza. Sconcerta che si sponsorizzi l’opera usando in modo mistificante la storia di un atleta di tale valore»
RIVA DEL GARDA. Cosa c’entra Gino Bartali con la ciclovia del Garda? Mancando un collegamento logico il Coordinamento Interregionale per la Tutela del Garda ne chiede la rimozione, rivolgendo la propria richiesta al Coni.
Il pannello pubblicitario è stato posizionato a Riva all’inizio della ciclovia che porta a Limone e oltre alla foto di Bartali, ne riporta anche la sua storia sportiva e umana. Dal Coordinamento: «Ci meraviglia e ci sconcerta vedere la figura di questo grande del ciclismo su un cartello che riporta sommariamente la sua storia, il che, in teoria, può andare anche bene, ma non abbinata alla ciclovia del Garda come se Bartali avesse pedalato sulla ciclovia medesima che è dirompente e distruttrice di un paesaggio mistico-mitico, per giunta non definibile tale e al tempo di Bartali nemmeno esistente».
«Semmai – prosegue la nota del Comitato – Bartali ha percorso la Gardesana storica, non certo la ciclovia-passerella di Limone o tutto quel disastro che ci aspetta sulle falesie dell’Alto Garda, di cui tanti poeti e scrittori, nel passato, hanno decantato la bellezza. Sconcerta che per sponsorizzare questa ciclovia si utilizzi in maniera così spudorata e mistificante una figura di tale alto valore, in relazione sia agli aspetti sportivi, sia alla storia del nostro Paese. Da qui la richiesta che il cartello venga rimosso dalla ciclovia e posto, omettendo il riferimento al percorso ciclopedonale, a lato della statale Gardesana, a tutela del personaggio Bartali, così volgarmente utilizzato».
Al Coordinamento Interregionale fanno riferimento una trentina di sigle tra le quali Legambiente e Wwf.