Per il Garda Trentino arrivano cinque nuovi gommoni elettrici
L’impegno dell’APT Garda Dolomiti, con VSR e i circoli, per rendere più sostenibile il Lago, anche in vista dei Mondiali Giovanili di Vela: il via al 12 di luglio
TRENTO. I circoli di vela del territorio hanno stretto una partnership con VSR, azienda produttrice di gommoni a zero emissioni: l’approccio alle acque gardesane sembra sempre più improntato alla sostenibilità. I modelli saranno tre, con otto posti e una lunghezza dai 4,6 ai 6 metri. Vario anche il motore: dai 12,6 ai 40kW, con una batteria da 15 a 47kWh.
Garda Dolomiti Azienda per il Turismo, con VSR, hanno presentato proprio oggi, martedì 11 giugno, presso il Circolo Surf Torbole, la nuova flotta, impiegata nei prossimi eventi velici del territorio – alla presenza dei vari personaggi protagonisti, dalle istituzioni, municipali e provinciali, all’azienda per il turismo, come anche i responsabili dell’organizzazione dei prossimi eventi che si terranno sul Garda, legati al mondo della vela.
Forte l’entusiasmo di Gianni Morandi, Sindaco del Comune di Nago-Torbole: “La presentazione dei gommoni elettrici mostra un importante sviluppo tecnologico che, insieme all’outdoor, fa parte del DNA di questa località. Siamo orgogliosi di essere dei veri campi di prova e di sperimentazione: affinchè la tecnologia si evolva è importante dare anche l’opportunità di sperimentarla e i circoli e gli eventi connessi sono il campo ideale”
Della stessa idea il Presidente di Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A. Silvio Rigatti: “Abbiamo investito molto sulla vela, crediamo sia quello sport in natura che ci renda unici nel mondo: dobbiamo valorizzarlo ancora di più tra i velisti del futuro".
”Cooperando possiamo essere sempre più forti e diventare un motore professionale continuo per sviluppare la vela sul Lago di Garda: anche per questo la FIV ci ha conferito il Mondiale Giovanile, un evento che ci auguriamo possa lasciare il segno anche per quanto riguarda la sostenibilità” ha proseguito Rigatti, che ha poi sottolineato come i laghi trentini siano stati lungimiranti nell’eliminare i motori a scoppio, proseguendo poi su un modello sostenibile e “verde”.
L’importanza del tutto è dettata anche “dalla presenza dei centinaia di gommoni presenti per ogni regata”, come confermato dal Presidente del Circolo Surf Torbole e del Consorzio Garda Trentino Vela, Armando Bronzetti: un commento che si inserisce alla perfezione nella presentazione del programma fissato per il 2024.
La nuova flotta verrà utilizzata per lo Youth Sailing World Championships, la manifestazione di punta della vela giovanile internazionale che si terrà dal 12 al 20 luglio tra i circoli Fraglia Vela Riva, Lega Navale Italiana, Circolo Vela Arco, Circolo Surf Torbole, Circolo Vela Torbole e Fraglia Vela Malcesine.
Nello specifico, il campo di regata della classe 29er, con base presso il Circolo Vela Arco, per la prima volta sarà interamente gestito con mezzi elettrici, con imbarcazioni del comitato di regata e i gommoni per i posaboe e l’assistenza in acqua, oltre all’utilizzo delle boe elettriche radiocomandate con gps già adottate dal Consorzio Garda Trentino Vela.
Parlando dell’evento in concreto, il Presidente del Comitato Organizzatore Trentino, per il 2024 Youth Sailing WC, Walter Cavallucci, ha commentato che “l’evento è stato fortemente voluto, per costruire qualcosa di importante, coinvolgendo molti circoli, alla presenza di 70 nazionalità differenti”, “Si tratta anche di un Campionato per il quale prestiamo molta attenzione al territorio e alla sua valorizzazione: per la prima volta infatti avremo ‘Casa Italia’ concessaci dal CONI dove, presso la Spiaggia degli Olivi di Riva, proporremo le eccellenze del territorio a tutto il mondo”, ha concluso poi.
La volontà di spingere verso un territorio sempre più green, nata dai circoli, è stata chiara anche in altre circostanze, come nell’educazione dei giovani velisti – al rispetto del lago e dell’ambiente, ma anche nelle campagne di comunicazione “La vela ama il lago” e “Make the difference”, attività rivolte al monitoraggio delle microplastiche in collaborazione con le scuole del territorio e l’Università di Trento, in particolare il progetto SeaBin.